Ipnosi e psicoterapia a Cagliari

giovedì 10 marzo 2011

MINI GUIDA per smettere di fumare.

Bentornati. 
Ci sono molti sistemi in circolazione per smettere di fumare, e con questa mini guida li valuteremo insieme per capire come funziona la mente di un fumatore, e in che modo si inserisce il trattamento ipnotico in questo contesto.
Di solito, le persone che vengono nel mio studio per smettere di fumare, hanno già seguito tutta la trafila dei prodotti più o meno commerciali, che il mercato propone per smettere di fumare. Vediamoli:
1) sigaretta elettronica;
2) cerotti/cingomme alla nicotina
3) libro di Allen Carr "smettere di fumare è facile se sai come farlo". 
4) bocchino a rilascio di nicotina
5) orecchino/magnete/agopuntura
6) fiori di bach, naturopatia, fitoterapia, omeopatia. 
7) forza di volontà
8- psicoterapia ipnotica

Ma funzionano?
Dipende dalla personalità del fumatore. 
Un mio ex professore, Prof. Rolando Weilbacher, autore del libro "L’ipnosi nella disassuefazione tabagica - Smettere di fumare con l’ipnosi (di Rolando Weilbacher e Carla Bosisio.Franco Angeli, Collana Le Comete, Milano 2010) afferma che i fumatori sono di due tipi: i fumatori "classici" e quelli la cui dipendenza rientra in un quadro di disturbo del controllo degli impulsi o un quadro di disturbo ossessivo-compulsivo, dove la compulsione è il fumare. Secondo il prof. Weilbacher, questa seconda categoria non riuscirà a smettere con i metodi classici, e difficilmente anche con altri. 
Il dott. Andrea Pompili, psicologo psicoterapeuta di Roma, specializzato in ipnosi ericksoniana, adotta invece per la seconda categoria di fumatori, quella che lui chiama "teoria del buco", ossia la sigaretta copre un vuoto esistenziale, perciò questi individui da una parte desiderano smettere, dall'altra la sigaretta ha un valore terapeutico, in quando "compensa" l'individuo. Per il dott. Pompili quindi, il fumare rientra per certi individui in una struttura di personalità, come già evidenziato dal prof. Weilbacher. 

Di solito chi si rivolge a uno psicoterapeuta per smettere di fumare, lo fa o perchè ha sentito parlar bene dell'ipnosi e non ha mai provato a smettere, oppure perchè ha girato le 7 chiese e l'ipnosi rappresenta l'ultima spiaggia. 
Il fumatore "classico" è colui che, se decide di smettere, ci riesce facilmente con la forza di volontà, leggendo il libro di Allen Carr, o con altri ausili succitati, soffrendo inizialmente, ma riuscendo a bloccare il comportamento con la propria determinazione. Egli cioè smette di fumare, ed è felice così'. In questo caso la volontà di non fumare è ferrea, e qualsiasi mezzo fitoterapico, magnetico, più o meno testato, sarà un valido aiuto per smettere di fumare. Capite bene che, se il fumatore è deciso di smettere, basta poco per aumentare la sua determinazione per vivere senza la schiavitù del fumo, e il libro di Allen Carr in questo aiuta moltissimo.
Nel caso in cui invece il fumare sia un sintomo inquadrabile in un disturbo psicopatologico, qualsiasi mezzo per smettere di fumare si rivela fallimentare, perchè il fumatore è scisso: da una parte egli desidera ardentemente smettere di fumare, dall'altra desidera ardentemente fumare. E l'impegnarsi a non fumare aumenta la sua ansia che si scarica nel fumare di più (vedi teoria del buco del dott. Pompili). 
Per intenderci, stiamo parlando di persone disposte a sborsare centinaia di euro da uno psicoterapeuta, per poi dire "come sono uscita dal suo studio, la sera mi sono accesa una sigaretta e mi è venuta la nausea (comando post-ipnotico, ndr.). Poi però dopo un po' ne ho accesa un'altra per vedere se la nausea tornava.
In pratica queste persone desiderano smettere, ma poi con le loro stesse azioni boicottano la terapia. Infatti quando io chiedo loro "Ma signora, se lei vuole veramente smettere dovrebbe essere felicissima se la sigaretta finalmente le fa schifo. Come mai allora ne accende un'altra per vedere se torna la nausea?" E di solito queste persone cadono dalle nuvole, e mi dicono "dottore, lo so che voglio smettere, ma mi creda, non ho idea del perchè ne ho accesa un'altra".
Ricordo che una volta chiesi ad una paziente "del gruppo B", che fumava 2 pacchetti al giorno, di mettere da parte, ogni giorno, una sigaretta dal suo pacchetto. Ciò che le chiedevo era semplicissimo: ogni volta che apriva un pacchetto ne doveva metteva una dentro un cassetto. 
Quando tornò, io le chiesi se aveva fatto come le avevo detto. Lei mi guardò e mi rispose "no". Allora le chiesi come mai, quale era stata la difficoltà. E lei mi rispose: "non lo so... non c'è stata nessuna difficoltà, semplicemente ho continuato a fumarle tutte". Quando le chiesi se voleva ancora smettere di fumare, mi rispose "io sì, ma evidentemente c'è un'altra parte della mente che me lo impedisce". 

Capite ora in questo contesto quanto sia difficile che sigarette elettroniche, cingomme, libri, magneti, funzionino, perchè l'altra parte della mente di questi fumatori "rema contro", e desidera ardentemente fumare. 
I fumatori il cui fumare è sintomo di un disturbo ossessivo-compulsivo, hanno delle compulsioni anche in altri campi, come il cibo, il gioco, internet, il sesso. E di solito il fumo è il pretesto per parlare di altri problemi più gravi, come lutti non elaborati o disturbi d'ansia come attacchi di panico o fobie. 

Ma torniamo ora ai sistemi noti in circolazione, valutandone i pro e i contro. 

1) sigaretta elettronica;
Ultima innovazione della tecnologia. Un'imitazione della sigaretta che fa respirare al fumatore vapore acqueo mischiato ad aromi tipo tabacco. Il fumatore la usa per risparmiare sulle sigarette, ma preferisce di gran lunga la sigaretta vera. Ha degli svantaggi non indifferenti: il costo, la sostituzione delle cartucce, il fatto che non tiene testa ad un fumatore che fuma 2 pacchetti al giorno, per cui la resistenza si brucia, e bisogna cambiare continuamente i pezzi, ad un costo non da poco. Inoltre il peso è di 8 gr invece dei 2 della sigaretta, il che significa che non si può tenere tra le labbra e fare altro con le mani, ma va stretta tra i denti tipo sigaro. 
Sotto il profilo psicologico è un totale disastro: il fumatore continua a fumare una cosa "fatta a forma di sigaretta", ma la testa e il desiderio rimangono gli stessi. L'unico vantaggio è che il fumatore, fumando meno sigarette vere, si avvelena di meno, finchè non si stanca della sigaretta elettronica. Buono a breve termine, un fallimento nel lungo periodo.
Voto: 3. 

2) cerotti/cingomme alla nicotina
Lavorano sull'aspetto organico tossicologico della dipendenza. Le persone che usano i prodotti alla nicotina fumano di meno, e se hanno una determinazione abbastanza forte riescono anche a smettere. Controindicazione: c'è chi si appiccica i cerotti transdermici alla nicotina, mastica le cingomme, e si fuma lo stesso 2 pacchetti al giorno. Costano parecchio, e non sono caramelle. Sotto il profilo psicologico sono un buon incentivo per smettere (appiccicarsi sulla pelle roba velenosa non piace a nessuno). Voto: 5.

3) libro di Allen Carr "smettere di fumare è facile se sai come farlo". 
Un libro terapeutico, molto valido e molto ben fatto. Ristruttura completamente la mente del fumatore facendo un lavoro cognitivo efficacissimo. Costa poco, non ha effetti collaterali, è scritto bene ed ha aiutato tanta gente, me compreso. Ma non funziona con i fumatori ossessivi. Voto: 8!

4) bocchino a rilascio di nicotina (Nicorette Inhaler)
ll funzionamento è in linea con le cingomme e il cerotto transdermico, quindi lavora sulla dipendenza organica.
Nelle indicazioni, viene spiegato che ci sono "cartucce da ricaricare", e che lo scopo è di "scalare gradualmente" la nicotina come farebbe un tossico col metadone. Non spiega però cosa scatta nella mente del fumatore, se un amico incontrato per strada gli chiede "posso avere il piacere di offrirti una sigaretta?". Dovendo scegliere, mi convince di più il cerotto: la pelle assorbe roba velenosa, è una seccatura metterselo, ma il principio è completamente diverso dall'aspirare qualcosa che ricorda le sigarette.
Voto: 3.

5) orecchino/magnete/agopuntura
Il magnetismo è una bufala colossale. risale ai tempi del mitico Mesmer, grande ipnotista alla corte di Luigi XVI, che utilizzava i magneti per calamitare il fluido animale. Roba legata all'influenza degli astri. In realtà aveva un carisma straordinario e ipnotizzava le persone, ma all'epoca la parola "ipnosi" non esisteva ancora (venne coniata da James Breid, nei primi del 1800). Il metodo dei magneti di Mesmer venne poi sottoposto ad un esperimento scientifico dagli scienziati dell'epoca (tra cui il grande Lavouisier), e il risultato fu che Mesmer fu cacciato dalla corte e allontanato dalla Francia. Morì in solitudine e disgrazia. Oggi, nel 2011 ritornano i magneti, con la stessa terapia del 1800 di Mesmer, ma senza il carisma di Mesmer. Un grande imbroglio. Naturalmente non è vero che le molecole di ferro del corpo si orientano con le calamite, e l'unico effetto che dà è l'effetto placebo. Se io credo che la calamita mi farà smettere di fumare, allora funzionerà". Almeno non fa male, ma spacciano per scientifico ciò che non lo è. Voto: 1.

6) fiori di bach, naturopatia, fitoterapia, omeopatia. 
C'è chi ci crede e c'è chi no. Con i fumatori classici è un possibile aiuto, se non altro per l'effetto placebo, mentre con i fumatori dell'altro tipo, è solo acqua fresca. Come possa il principio attivo di un'erba sconfiggere una dipendenza da nicotina per me rimane un mistero, in ogni caso meglio essere convinti che si è smesso per un infuso di gramigna, piuttosto che restare legati ad un bocchino o un'imitazione della sigaretta. Voto: 5

7) forza di volontà. Non è un prodotto che si compra in farmacia, nè qualcosa che si legge in un libro. E' indispensabile per smettere di fumare, ma se usata da sola fa danni. Lo svantaggio è che un fumatore che si sforza di non fumare può diventare una persona che si sacrifica per una buona causa, e per questo continua a desiderare la sigaretta. Sono quelle classiche persone che hanno smesso da anni, poi dicono "Dio solo sa quanto desidererei fumare adesso". Cosa c'è di peggio di un cervello da fumatore in un corpo da non fumatore? Voto: 5*

* Ci sono tante persone che hanno smesso di fumare perchè era già chiaro dentro di loro che fumare significa solo essere schiavi. In questi casi il metodo della forza di volontà ha un valore di 10, soprattutto se unito ad altri aiuti.
In questo caso, voto: 10! 

8- psicoterapia ipnotica. Dipende da chi la fa, dipende dal tipo di relazione che si instaura tra terapeuta e paziente, dipende dal livello di suggestionabilità del paziente, e dalle capacità tecniche del terapeuta, ma è una prestazione sanitaria professionale. Le variabili in gioco sono tante, ma se tutte le variabili sono positive, una persona può smettere di fumare in poche sedute, spendendo meno di quanto spenderebbe con le cingomme alla nicotina. In cambio si trova ad aver appreso preziose tecniche di auto-ipnosi e una dozzina di mp3 per la gestione dell'ansia, l'insonnia, e una traccia per prevenire le ricadute. Insomma: una farmacia vivente in un mp3 con la voce del terapeuta. E ha la possibilità di conoscere un professionista che può risolvere anche altri eventuali problemi con tecniche rapide ed efficaci. Non funziona però con i fumatori ossessivi. Voto: 9 

Come funziona il trattamento ipnotico per smettere di fumare? 
Dando per scontato che sappiate cos'è l'ipnosi, cos'è lo stato di trance, che l'ipnosi non può nulla contro la volontà del soggetto, cominciamo col dire che in ipnosi si danno delle suggestioni specifiche che hanno lo scopo di rinforzare la motivazione della persona che vuole smettere di fumare. Queste suggestioni sono di tipo positivo (immagine della persona che ha smesso di fumare, ed è ... felice!!!), e di tipo avversativo (immagine della persona che fuma e sta sempre peggio, con nausea e mal di testa sempre più intensi etc.). 
Si procede quindi con un comando post-ipnotico, in modo che la persona, quando prende in mano una sigaretta abbia delle sensazioni spiacevoli che aiutino a distaccarsene, mentre quando non fuma abbia delle sensazioni piacevoli. L'ipnosi funziona molto bene con gli atleti, cioè persone che vogliono fortemente raggiungere un obiettivo, ma sono ostacolati da ansie e paure di non farcela. Allo stesso modo, la motivazione del fumatore è fondamentale per la riuscita della terapia ipnotica che, in aggiunta rispetto a tutti gli altri metodi sopraelencati, ha il vantaggio di avere il supporto umano e professionale di uno psicoterapeuta. Ciò significa che, al di là dei protocolli, tecniche o altro, il rapporto umano dà forza e nuovo coraggio per smettere di fumare, e cominciare così una nuova vita, un nuovo inizio.

Saluti a tutti

Dott. Giovanni Delogu

martedì 1 marzo 2011

A Maggio presso questi schermi: Colloqui gratuiti, seminari gratis... insomma, MIP 2011 !!!!

Cari lettori, sapete cos'è il MIP? Mip sta per Maggio di Informazione Psicologica, ed è un'iniziativa nazionale, che ha migliaia di psicologi aderenti in tutta Italia, che prevede per l'intero mese di maggio colloqui gratuiti e seminari gratuiti svolti dagli aderenti al MIP. http://www.psicologimip.it/

Per la regione Sardegna, io sono il Referente generale, e coordino gli altri 7 colleghi psicologi psicoterapeuti che svolgeranno anch'essi colloqui gratuiti e seminari sugli argomenti più disparati.

Legenda: "tu" = utente medio di internet.

Tu: Ok, voglio partecipare ad un seminario gratuito, dove li trovo?
Qui: http://www.psicologimip.it/iniziativemip.asp selezionando nel menù a tendina "Cagliari", poi cliccare su "aggiorna". Apparirà la lista completa dei seminari gratuiti che si terranno a Cagliari

Tu: Ok, mi interessa il seminario sull'ansia, ma non sarà per caso la solita palla teorica?
"la solita palla teorica" impalla anche me, perciò no, si tratta di un seminario altamente interattivo, esperienziale, dove ci saranno dimostrazioni e quanto basta per non annoiare me e non annoiare voi.

Tu: Ma volendo posso  partecipare a tutti i seminari?
Certo.

Tu: E posso portare un amico?
Puoi portare chi vuoi, ma è necessario avvisare prima, i posti sono limitati.

Tu: Una mia amica psicologa può accompagnarmi?
Le iniziative MIP, da regolamento, sono riservate alla popolazione, ma non agli psicologi. Quindi la tua amica psicologa non può venire.

Tu: ma farai anche un seminario sull'ipnosi?
Non è previsto, ma se ne può parlare.

Detto ciò, spero di incontrare di persona tanti lettori del mio blog. Vorrei dirvi che tutti i seminari sono collaudati, che abbiamo in serbo per voi delle sorprese, momenti catartici, scambi veloci e interazioni tra tutti.
Per prenotare un colloquio gratutito o assicurarsi un posto per una iniziativa, vi basta mandarmi una mail a albaspina@tiscali.it o chiamarmi o sms al 3473095315.

Sponsorizzate, divulgate, pensateci e parlatene. Fin'ora i riscontri sono stati positivi, e vi posso assicurare che passerete una mattinata (o pomeriggio) diversi, divertenti, profondi e istruttivi.

Detto ciò, ci leggiamo al prossimo post sull'ipnosi!

Dott. Delogu
Psicologo psicoterapeuta
Spec. ipnosi ericksoniana
Terapeuta EMDR

martedì 15 febbraio 2011

Ipnosi regressiva, alieni, abduction e Corrado Malanga

Bentornati. Dato che il sondaggio sulla destra rivela che la metà di voi vogliono respirare la brezza mattutina della psicologia positiva, mentre altri sono affascinati dal mistero dell'ipnosi e tutto ciò che non dicono, non fanno vedere, o cose che non si sa se sono realtà o mistificazioni, allora cominciamo subito con un post E S P L O S I V O..

Perciò tenetevi stretti sulla vostra sedia, fate un bel respiro e sparatevi questo video micidiale di una seduta di ipnosi. (Tenete basso il volume).
Inquietante, vero? Vi ricorda gli esorcismi di Padre Amorth? Vi sembra che il corpo di quest'uomo sia posseduto da una qualche entità?

Calma. Ora mi auto-intervisterò, cercando il più possibile di farvi capire come una cosa del genere sia possibile e soprattutto capire cosa c'è di vero.
D: Ma è possibile tutto ciò? 
R: La risposta è SI, è possibile creare una situazione di questo genere in un soggetto ipnotico molto buono, in grado di sviluppare una profonda dissociazione, cioè staccare la mente completamente dal mondo reale e seguire altre immagini, senza rendersi conto dello spazio e del tempo che ci circonda. Le persone altamente ipnotizzabili sono circa il 10% della popolazione.
D: Ma secondo lei, Dott. Delogu, questo soggetto sta mentendo o sta fingendo?
R: Nessuno dei due. Mentire e fingere sono due attività razionali, dove è indispensabile la consapevolezza di mentire e di fingere. Nel video questo soggetto è in una trance profonda, e sta interpretando un ruolo, senza però rendersi conto che è seduto su una sedia, che sta facendo ipnosi etc. Il soggetto in trance in quel momento "vive" quel ruolo pienamente, egli *è* così. Questa si chiama dissociazione. Se chiedessimo a questa persona se egli è  ( nome del soggetto), egli risponderebbe NO, e direbbe il nome dell'entità che lo rappresenta.
D: Ma da dove salta fuori questa entità? Tutti i suoi pazienti che fanno ipnosi con lei fanno così?
R: Santo cielo, No!!! Tenete conto che Malanga è un appassionato di Ufo, di rapimenti alieni ed usa l'ipnosi per lavorare sulle memorie di presunti rapimenti alieni (Malanga non è uno psicoterapeuta). Federico Bellini, da una rapida ricerca, rifrisce di essere stato rapito da extraterrestri, e di aver fatto varie sedute di ipnosi regressiva per capire cos'è successo.  A questo punto Malanga non ha fatto altro che dire al soggetto "ora entro in contatto con l'entità che ti possiede", e le aspettative, le credenze, il fatto di avere Malanga in persona di fronte, e le incredibili capacità di questo soggetti ipnotico fanno il resto. Voglio dire, se sono convinto di avere uno scarafaggio nel cervello, in ipnosi se sono un buon soggetto, lo sentirò camminare se qualcuno mi dirà di farci caso. Se per me questa è una follia, non c'è ipnosi che tenga, non lo sentirò mai.
D: Ci può dare una spiegazione tecnica di ciò che succede durante questa seduta?
R: Certo. Si tratta di una trance molto profonda, come ho detto, probabilmente con allucinazioni cinestesiche (quando si dimena), ma soprattutto si sviluppa una doppia personalità. Questo tipo di fenomeno in letteratura emerge nei casi di schizofrenie e psicosi gravi.
D: Che differenza c'è tra credere a queste cose e un delirio psicotico?
R: Diciamo che su 100 persone che dicono di essere state rapite su un'astronave aliena, sarebbe bene sospettare che qualcuno sia in pieno delirio mistico, quindi una schizofrenia. L'unico modo per scoprirlo sarebbe una consulenza psichiatrica. In linea di massima chi delira non è che delira e basta, ma fa cose molto strane e sta molto, molto male. Uno schizofrenico che delira, può dire che sente la voce di Dio e gli appare la Madonna nella camera da letto, ma è perseguitato da queste visioni, è ossessionato. Ho conosciuto diversi psicotici, e balza agli occhi che son persone con problemi gravi e invalidanti, e nessuno potrebbe mai confonderli con santi, per restare sullo stesso esempio.
D: Ma questa entità c'è o non c'è? 
R: Dal video io vedo un caso di doppia personalità emersa artificialmente in ipnosi. Per dire che esiste servono prove tangibili, ma da qui in poi lascio il campo al proprio sentire, perchè è più una questione di fede che di scientificità.

Quindi, ora che avete qualche risposta, spero mi facciate molte altre domande nei commenti a questo video.
Per stimolare la vostra fantasia e interesse, guardatevi quest'altro video, della stessa persona ma questa volta in stato di veglia.


Come potete notare il comportamento verbale e non verbale sono profondamente diversi, e questo è tipico dell'ipnosi profonda.

Presto indagheremo su altri misteri dell'ipnosi.

A presto!

Dr. Delogu

giovedì 3 febbraio 2011

Cambiare una giornata con una piccola azione

Nella nostra quotidianità possiamo fare infinite scelte, dall'imbarcarci su una nave e partire per una meta lontana, mollare il nostro lavoro, mollare il fidanzato, dichiarare i nostri sentimenti a qualcuno, dare quell'esame che abbiamo rimandato per troppo tempo. Non basterebbe tutte la rete per descrivere l'incredibile varietà di scelte, anche piccole, che abbiamo a disposizione, e proprio perchè son troppe, molte ci sfuggono, facendoci vedere solo una porzione limitata delle possibilità che abbiamo.
Molte persone definiscono la loro vita "piatta", e hanno difficoltà a vedere alternative. Anche un lavoro bellissimo e invidiatissimo può avere dei momenti di stanca, e per questo chi porta con sè un pensiero positivo, sa che un'azione -anche semplice- ha il potere di rinnovare una giornata o un lavoro.
Una nuova penna sulla scrivania, la cravatta della vostra laurea, quel quadro che avete spostato, o quel gattino che da ieri dorme in una scatola nella vostra stanza. Queste piccole cose, per esempio, hanno il potere di cambiare il significato della giornata, e il vostro modo di affrontare le cose.
Facciamo un altro esempio: come affrontereste la giornata se chiudeste la porta di casa sapendo che avete 1 milione di cose da fare all'interno e non ne avete fatto nemmeno una?
E come affrontereste la giornata se, chiudendo la porta, sapeste che in 2 giorni di lavoro casalingo siete già a buon punto?
Non vi sentireste più ottimisti? Più sicuri di farcela?

Ogni nostra scelta, pensiero, desiderio, ha un risvolto sulla percezione che abbiamo di noi stessi e sulle nostre scelte.
C'è chi va a Bali per fare la camminata sui carboni ardenti, chi fa un viaggio verso la bellezza e povertà dell'India, ma voglio dirvi che non è importante fare cose speciali o da super-eroe, è importante invece fare delle azioni che siano buone per voi, e solo per voi, che vi facciano star bene.
Per qualcuno sarà spalancare le finestre, per qualcun'altro svegliarsi la mattina presto e scattare una foto speciale da vedere durante la giornata, per altri cercare una pigna e portarla con sè. Piccole cose, ma che hanno il potere immenso di rendere una giornata speciale perchè le carichiamo di un significato speciale..

Mi piacerebbe molto se ognuno di voi pensasse ad una azione che fa del bene a voi stessi, la facesse il giorno dopo, poi tornasse qui per scrivere che effetto ha fatto farla.
Io starò qui ad aspettarvi.

Dr. Delogu

giovedì 27 gennaio 2011

Psicologia anti-crisi: La psicologia del campione.

Riprendiamo il discorso della psicologia anti crisi economica con una partenza a gomme urlanti. 
Perchè certi ce la fanno e altri no? Possibile siano tutti raccomandati o fortunati?
Certo, le raccomandazioni spianano il terreno, la fortuna aiuta, ma è anche vero che la fortuna aiuta gli audaci, e chi ha la raccomandazione solitamente molto audace non è. 
Preparatevi quindi sulla vostra sedia, perchè da questo momento preciso parte la vostra riprogrammazione mentale per raggiungere il pieno e totale successo lavorativo e individuale. 
Basta insicurezze, basta ripensamenti, basta tirarsi addosso l'alone negativo alla Fantozzi.
Questa è la stazione di Psicologia anti crisi, e apriamo ora le porte alla psicologia del campione. 


Esiste un profilo psicologico ben preciso del campione, o di colui che arriverà in alto. E ce ne accorgiamo dalle interviste di grandi atleti o di manager di successo. Ecco gli ingredienti:
1) propensione a pensare sempre in positivo
2) determinazione e volontà incrollabile
3) fiducia in se stessi e nelle proprie capacità
4) pensiero orientato sempre nel presente e nell'immediato futuro, mai nel passato
5) scarsa o nulla propensione al rimuginare sugli errori della propria vita
6) focalizzazione sugli obiettivi a breve termine, con uno sguardo sempre verso il futuro.
7) capacità elevatissima di problem-solving, ossia trovare soluzioni alternative se quelle che adottiamo non funzionano.
8) competenze professionali elevatissime (lo metto per ultimo, perchè senza i punti sopra è fine a se stesso).
9) resilienza (resistenza alla frustrazione e capacità di risollevarsi sempre)

10) coraggio.

Valentino Rossi, per esempio è stato in grado di cambiare squadra varie volte e raggiungere non solo il successo personale, ma anche del proprio team. Aggiungo che è andato avanti malgrado ossa rotte e interventi chirurgici di una certa rilevanza, e guidando la moto con le ossa 
fratturate di una mano .Pensate che, mi risulta, abbia saltato il servizio militare per il numero di fratture nel corpo.  Anche ultimamente, in piena riabilitazione dall'ultimo incidente, il suo morale è sempre alto, e non si perde MAI d'animo.

In definitiva, essere bravi non basta. 
Se guardate questo video, noterete chiaramente tutti i 10 punti sopraindicati.


Presto un'altra intervista ad un ospite speciale, che ci dimostrerà chiaramente come anche persone normali, dotate però di una mentalità da campione, possono riuscire a raggiungere importanti traguardi.
E dopo, direte voi? 
Dopo che avrete capito che il successo non è prerogativa esclusiva di ricchi, fortunati e accozzati, vi racconterò una storia, e vi darò tutti gli strumenti per raggiungere il vostro obiettivo.
Avrò bisogno del vostro aiuto, ma ne riparleremo.


A presto, e scrivetemi.  


Dr. Delogu

martedì 25 gennaio 2011

Psicologia anti-crisi economica: Intervista a Daniele Doesnt' Matter

Giovani laureati disoccupati, centinaia di curriculum inviati, prevalentemente ignorati. Proposte di lavoro con fregatura annessa, e i soliti noti che accedono alle cariche riservate solo a loro.
Dopo la laurea per molti la specializzazione è il call center, dove il giovane laureato chiama a casa della gente e viene pagato per ogni contratto stipulato. Sotto i 5 contratti mensili non si vede un euro, se non pochi spiccioli. Sopra i 5 contratti i soldi cominciano a salire, con una sorta di reddito fisso legato al n° di contratti.  Quindi, per la legge della statistica, più chiamate si fanno, più sarà facile trovare la persona interessata o che proprio non ne capisce niente e quindi "da interessare", per usare un eufemismo.
Ricapitolando: 5 anni di laurea, 25-30 esami superati -> call center chiamando centinaia di persone al giorno trovando tutte le strategie possibili (insistere, trattare male, convincere, non riagganciare facilmente) per avere molti contratti, e quindi una somma di 500-600 euro al mese. Ma facciamo anche 1000, passando 8 ore al giorno al telefono facendo 1 chiamata ogni 5 secondi.
Dopo aver studiato, e vedere attorno a sè il nulla lavorativo, moltissimi si buttano in altri lavori, altri impieghi che niente hanno a che vedere con la laurea. Giusto per fare un esempio, una collega laureata con 110 e lode in psicologia, dopo qualche anno di ricerca si è aperta un negozio di abbigliamento (coi soldi del padre).
Le cose che sento dire di più:
- Non c'è lavoro
- C'è crisi
- Non ce la posso fare
- Se tornassi indietro farei il meccanico e almeno imparerei un mestiere
- Quella a 24 anni fa la commessa, ha la macchina nuova e va dalla parrucchiera tutte le settimane. Io a 24 anni davo esami, e oggi sono al punto di partenza.
- Cercano laureati per lavorare da tecnocasa: mi butto!
- La laurea, oggi non serve a niente.
- La laurea serve solo per cultura personale, non per lavorare.
Aggiungiamoci pure che la vita è uno schifo e tanto valeva farla finita buttandosi dal bastione, e il quadro è completo.
Il rapporto ISTAT del 2007 inserisce per la prima volta il concetto di “fenomeno dello scoraggiamento”,  che implica la perdita di fiducia con conseguente cessazione della ricerca di un posto di lavoro. L’ISTAT infatti afferma: “Il motivo della mancata ricerca dell'impiego è dovuto per il 42% degli intervistati ad uno scoraggiamento relativo alle proprie possibilità di lavoro; c'è chi si dichiara troppo giovane o troppo vecchio, o ancora poco qualificato. L'incidenza dello scoraggiamento aumenta con l'età perché il reinserimento lavorativo è considerato un ostacolo difficile da superare”.
Tutto chiaro?


Ed è qui che introduco un ospite sensazionale, cari lettori, che mi ha dato l'onore di rispondere a delle domande sul mio blog.  Ecco a voi Daniele doesn't matter, al 16° posto col maggior numero di iscrizioni in assoluto su youtube, e partner di youtube. Un ragazzo tra tanti, i cui video vengono però visti da migliaia di persone ogni settimana. Qui trovate il suo sito http://www.youtube.com/user/DoesntmatterPodcast
Ma mi fermo qui, non voglio svelarvi troppo. 



 1) Ciao Daniele, grazie per la disponibilità per questa intervista sul mio blog. Puoi raccontare a me e ai lettori la tua storia, che ti ha portato a entrare tra i primi 20 con più iscrizioni in assoluto di youtube?
Ciao Giovanni, grazie a te per lo spazio dedicatomi sul tuo blog. E' la prima volta che rispondo alle domande di uno psicologo... Mi sento un po' in imbarazzo... Vediamo di trovare il Nodo Gordiano... Ahahah, scherzi a parte.
Nella vita fuori dal "Tubo", sono un Art Director specializzato nel Web Design. Fin dalle superiori ho studiato il mondo pubblicitario e della comunicazione laureandomi successivamente in Scienze del Design.
Questo prequel per giustificare le mie mosse. Un giorno, spinto dal desiderio di sperimentare i "nuovi" social network unito alla mia passione per il montaggio e l'editing video, ho deciso di intraprendere la "carriera" da YouTuber. Mi si aprì un Mondo molto più profondo di quello che mi aspettassi.
Siamo onesti e diciamo anche che sono un pochino egocentrico (in senso buono) e fin da piccolino ho avuto il pallino di diventare famoso... Non che ora sia "famoso", ma piano piano sto ottenendo un sacco di soddisfazioni!

2) In base alle tue esperienze, quali sono gli ingredienti necessari per realizzare i propri obiettivi?
Guarda... Se credi veramente in una cosa, hai infiniti modi per raggiungerla... basta avere determinazione. Forse non sembra subito a portata di mano... Ma quando meno te lo aspetti, potresti ritrovarti tra le mani il sogno che hai tanto desiderato.
Determinazione, voglia di fare e divertimento. Se mischiati insieme, sono tre potenti ingredienti per raggiungere qualsiasi obbiettivo!

3) Hai mai avuto momenti di sconforto lavorativo? E se sì, come li hai superati?
Guarda... Lo sconforto "purtroppo" può arrivare in ogni campo... Non so se ti stai riferendo al mio lavoro o alla mia "carriera" da Youtuber. Ma credo che tutti noi, per qualsiasi motivo possiamo avere "momenti no".

- Nel mio lavoro, a volte, possono verificarsi situazioni difficili. Avere lavori noiosi, complicati o tediosi che ti portano a dire: "ma chi me lo fa fare?!".
- Su Youtube, puoi fare video tecnicamente belli e divertenti... Ma rimanere con pochi iscritti... poche visualizzazioni... Puoi ricevere commenti veramente offensivi... Non nascondo di aver provato più volte un senso di sconforto.

Poi però, per entrambe le situazioni, passa il momento di sconforto grazie alla determinazione di cui parlavo nella seconda domanda... E sopratutto vieni motivato dai traguardi già raggiunti!


4) Cosa suggeriresti ad un giovane pieno di talento, ma è bloccato perchè è circondato da una concorrenza spietata, e ha paura di non farcela?
Se ti stai divertendo e hai trovato un' idea vincente o hai talento nel reinventarti/personalizzarne una già funzionante: la concorrenza non è mai troppo spietata. Non vorrei sembrar presuntuoso, parlo solo per dare un consiglio, ma per forza di cose, mi uso come esempio (d'altronde sono io l'intervistato ahaha). Io sono solo da un anno scarso su Youtube... E mi sono infilato in una realtà composta da molti YouTubers già affermati... Mi reputo uno degli ultimi, non dei primi... Con questo non voglio dire che dopo di me non deve esserci più nessuno! Anzi! Molti stanno emergendo proprio ora... Purtroppo/per fortuna è una ruota che gira e ci sarà sempre spazio per idee nuove...

5) Sei più portato a pensare a ciò che hai fatto nel passato, a ciò che devi fare in questo momento, o a come andrà il tuo futuro?
Guarda... Penso alla creazione del mio futuro concentrandomi sulle scelte del presente, fatte grazie alle esperienze del passato.

Ringrazio Daniele per la disponibilità e cortesia nel rispondere alle mie domande. 
Credo che ognuno di voi possa trarre le giuste conclusioni a riguardo. 
Il mio invito è di guardare i video di Daniele che sono davvero comici e ben fatti. 
Presto arriveranno nuove interviste, tecniche, segreti per uscire dal fenomeno dello scoraggiamento, e prendere in mano la vostra vita. 

Dr. Delogu



lunedì 24 gennaio 2011

Psicologia anti-crisi economica

Col 2011, gentili lettori, si apre ufficialmente in questo blog il filone della psicologia anti-crisi economica, che vi dimostrerà come "la crisi"  è prima di tutto uno scoraggiamento interiore che priva le persone della capacità di adattarsi alle nuove condizioni di mercato. Il non sapersi adattare alla domanda che è cambiata è il principale motivo per cui tutti parlano di "crisi". La bottega sotto casa che fa prezzi stellari non può competere con le offerte del discount. Se insiste nella sua staticità, saranno le condizioni ambientali stesse che selezioneranno la specie più adatta, col conseguente estinguersi delle specie che non si sono adattate. 
E' la legge dell'evoluzione della specie, ma è anche la legge del mercato, un mercato che cambia molto rapidamente, dove il cellulare touch screen di oggi è già obsoleto tra 1 anno; dove il negozio di 30 anni fa oggi riapre con un'insegna cinese, dove il negozio pomposo di antiquariato, oggi lascia spazio al centro TIM. 
Ma questo molte persone sembrano non capirlo. Il posto fisso oggi è sempre meno fisso, mentre crescono figure professionali limitrofe che trovano molto più spazio come liberi professionisti nel mare dell'inflazione. 
Cosa vuol dire questo, in soldoni? Vuol dire che se io lavoro in un bar dove circola poca gente, è fisiologico che prima o poi verro licenziato, ma questa non è colpa della crisi,  è colpa mia che rimango inchiodato in un posto di lavoro fallimentare invece che spedire il mio curriculum nella più vicina playcity o Joyvillage, dove c'è più divertimento e la gente entra a frotte. Un posto fisso per essere un buon investimento non basta che sia fisso, lo deve essere nel futuro. 
Voglio mostrarvi apertamente ciò che tocco con mano ogni giorno, prima di dirvi che ho una sorpresa bellissima per voi.

L'altro giorno ero in ospedale col marito di una mia paziente, e si parlava di sua figlia, la quale, mi raccontava, ha aperto col fidanzato una gastronomia. "Lavorano, di quello sono contento, almeno non sta a casa senza far nulla, però c'è la crisi...".
Ok, c'è la crisi. 
Vengo a scoprire che questa gastronomia è a 5 minuti dal mio studio, e quindi gli chiedo: "ascolti, ma com'è che io, avendo lo studio lì a due passi, non ho mai ricevuto nemmeno un volantino di questa gastronomia?". 
Lui: "Beh, qualche volantino l'hanno dato, ma è la crisi, la gente non compra".
...qualche volantino.... e di nuovo la crisi. 
A conti fatti questi ragazzi hanno investito soldi in attrezzature tipo girarrosto per vendere il pollo, ma hanno trascurato TUTTO il marketing, il business plan e l'indagine di mercato. Il risultato è che i clienti che entrano sono quelli che ci passano di fronte ogni giorno, chi ce l'ha sotto casa, ma io che disto 500 metri non rientro nel raggio d'azione della gastronomia, ma non perchè non mi interessa, perchè semplicemente la notizia non mi è arrivata. 
Quindi non serve uno scienziato per immaginare cosa accadrà tra qualche anno: l'affitto da pagare e le spese saranno maggiori degli incassi, e il SISA che sta a meno di 1 minuto da lì venderà il pollo ad un prezzo inferiore e quindi più conveniente. Colpa della crisi? 

Altro esempio. Accanto al mio studio c'è un ristorante. Ho capito che è un ristorante dal fatto che ci sono i tavolini e delle cameriere, ma non dal fatto che c'è un'insegna, perchè non c'è nessuna insegna, nessun cartello, nessuna immagine esplicativa che faccia capire il tipo di cucina, gli orari e i prezzi.
A Roma, tanto per intenderci, i ristoranti che fanno il menù fisso per turisti, solitamente hanno una lavagna con i menù scritti con colori diversi e il prezzo ben chiaro, e in aggiunta il cameriere fuori che ti saluta e ti invita ad entrare. 
Roma: Menù con prezzi diversi + cameriere fuori
Cagliari: nessun menù, i camerieri dentro.
Roma: locali pieni
Cagliari: locale vuoto. 
Roma: città eterna collaudata da orde di turisti internazionali
Cagliari: città di mare che si affaccia al turismo da poco

Capite come abbia grande importanza che il sardo impieghi gli stili e le tecniche che funzionano in una città che vive sostanzialmente di turismo. 

Se prima aveva un senso lo slow food, oggi valgono i pasti veloci a basso prezzo per i lavoratori che hanno un'ora di pausa, e pagano con ticket restourant. 
Il ristorante sotto il mio studio non accetta ticket restourant, è sempre vuoto e ha prezzi chiaramente altissimi.
Ho visto da poco che anno messo un'imitazione di menù turistico, ma l'insegna ancora non c'era, nè la lavagna, nè i camerieri che attaccano bottone quando passi.

Colpa della crisi? Ne siamo proprio sicuri?

A Roma, dentro la stazione Termini, ci sono dei negozi monomarca "a tempo". Sì, avete capito bene, a tempo. Sono costruiti su strutture in cartongesso, restano dentro la galleria 3 mesi, e quando ripassate, 3 mesi dopo, trovate altre marche, altre insegne, altro personale. Questo, nella psicologia del cliente-turista  implica 2 cose: 
1) passo spesso in galleria a Termini, vediamo cosa c'è
2) se c'è un vestito che mi piace lo prendo, altrimenti cambiano lo stand e non lo trovo più. 
Quindi, secondo Robert Cialdini, psicologo americano autore di "le armi della persuasiione", siamo di fronte ad un meccanismo psicologico molto importante: il principio della scarsità. E in questo caso, scarsità temporale, che è lo stesso principio su cui si basano le svendite totali: puoi comprare, ma solo da giorno X al giorno Y, il che induce il cliente a comprare anche cose che non gli servono, pur di non farsi scappare l'occasione. 

Credo che questo primo post sia sufficiente per smuovere dentro di voi qualcosa, per tornare a sperare, e vedere che in fondo a quel canale abbiamo tutti gli strumenti per raggiungere i nostri obiettivi. 

Dr. Delogu

P.S: Nel prossimo articolo ci sarà un'intervista ad un ospite speciale. Si chiama Daniele, e molte persone lo conoscono come Daniele Doesn't matter. Se non sapete chi è, vi dico solo di cercare se youtube i suoi video, e per far prima cliccate qui http://www.youtube.com/user/DoesntmatterPodcast. Daniele ci svelerà i segreti del suo successo, e ci farà capire qual'è l'ingrediente magico per raggiungere i nostri obiettivi.
Quindi allacciatevi le cinture che questo 2011 sarà l'anno del successo lavorativo per ciascuno di voi.

A presto, e scrivetemi!