Bentornati.
Ci sono molti sistemi in circolazione per smettere di fumare, e con questa mini guida li valuteremo insieme per capire come funziona la mente di un fumatore, e in che modo si inserisce il trattamento ipnotico in questo contesto.
Di solito, le persone che vengono nel mio studio per smettere di fumare, hanno già seguito tutta la trafila dei prodotti più o meno commerciali, che il mercato propone per smettere di fumare. Vediamoli:
1) sigaretta elettronica;
2) cerotti/cingomme alla nicotina
3) libro di Allen Carr "smettere di fumare è facile se sai come farlo".
4) bocchino a rilascio di nicotina
5) orecchino/magnete/agopuntura
6) fiori di bach, naturopatia, fitoterapia, omeopatia.
7) forza di volontà
8- psicoterapia ipnotica
Ma funzionano?
Dipende dalla personalità del fumatore.
Un mio ex professore, Prof. Rolando Weilbacher, autore del libro "L’ipnosi nella disassuefazione tabagica - Smettere di fumare con l’ipnosi (di Rolando Weilbacher e Carla Bosisio.Franco Angeli, Collana Le Comete, Milano 2010) afferma che i fumatori sono di due tipi: i fumatori "classici" e quelli la cui dipendenza rientra in un quadro di disturbo del controllo degli impulsi o un quadro di disturbo ossessivo-compulsivo, dove la compulsione è il fumare. Secondo il prof. Weilbacher, questa seconda categoria non riuscirà a smettere con i metodi classici, e difficilmente anche con altri.
Il dott. Andrea Pompili, psicologo psicoterapeuta di Roma, specializzato in ipnosi ericksoniana, adotta invece per la seconda categoria di fumatori, quella che lui chiama "teoria del buco", ossia la sigaretta copre un vuoto esistenziale, perciò questi individui da una parte desiderano smettere, dall'altra la sigaretta ha un valore terapeutico, in quando "compensa" l'individuo. Per il dott. Pompili quindi, il fumare rientra per certi individui in una struttura di personalità, come già evidenziato dal prof. Weilbacher.
Di solito chi si rivolge a uno psicoterapeuta per smettere di fumare, lo fa o perchè ha sentito parlar bene dell'ipnosi e non ha mai provato a smettere, oppure perchè ha girato le 7 chiese e l'ipnosi rappresenta l'ultima spiaggia.
Il fumatore "classico" è colui che, se decide di smettere, ci riesce facilmente con la forza di volontà, leggendo il libro di Allen Carr, o con altri ausili succitati, soffrendo inizialmente, ma riuscendo a bloccare il comportamento con la propria determinazione. Egli cioè smette di fumare, ed è felice così'. In questo caso la volontà di non fumare è ferrea, e qualsiasi mezzo fitoterapico, magnetico, più o meno testato, sarà un valido aiuto per smettere di fumare. Capite bene che, se il fumatore è deciso di smettere, basta poco per aumentare la sua determinazione per vivere senza la schiavitù del fumo, e il libro di Allen Carr in questo aiuta moltissimo.
Nel caso in cui invece il fumare sia un sintomo inquadrabile in un disturbo psicopatologico, qualsiasi mezzo per smettere di fumare si rivela fallimentare, perchè il fumatore è scisso: da una parte egli desidera ardentemente smettere di fumare, dall'altra desidera ardentemente fumare. E l'impegnarsi a non fumare aumenta la sua ansia che si scarica nel fumare di più (vedi teoria del buco del dott. Pompili).
Per intenderci, stiamo parlando di persone disposte a sborsare centinaia di euro da uno psicoterapeuta, per poi dire "come sono uscita dal suo studio, la sera mi sono accesa una sigaretta e mi è venuta la nausea (comando post-ipnotico, ndr.). Poi però dopo un po' ne ho accesa un'altra per vedere se la nausea tornava.
In pratica queste persone desiderano smettere, ma poi con le loro stesse azioni boicottano la terapia. Infatti quando io chiedo loro "Ma signora, se lei vuole veramente smettere dovrebbe essere felicissima se la sigaretta finalmente le fa schifo. Come mai allora ne accende un'altra per vedere se torna la nausea?" E di solito queste persone cadono dalle nuvole, e mi dicono "dottore, lo so che voglio smettere, ma mi creda, non ho idea del perchè ne ho accesa un'altra".
Ricordo che una volta chiesi ad una paziente "del gruppo B", che fumava 2 pacchetti al giorno, di mettere da parte, ogni giorno, una sigaretta dal suo pacchetto. Ciò che le chiedevo era semplicissimo: ogni volta che apriva un pacchetto ne doveva metteva una dentro un cassetto.
Quando tornò, io le chiesi se aveva fatto come le avevo detto. Lei mi guardò e mi rispose "no". Allora le chiesi come mai, quale era stata la difficoltà. E lei mi rispose: "non lo so... non c'è stata nessuna difficoltà, semplicemente ho continuato a fumarle tutte". Quando le chiesi se voleva ancora smettere di fumare, mi rispose "io sì, ma evidentemente c'è un'altra parte della mente che me lo impedisce".
Capite ora in questo contesto quanto sia difficile che sigarette elettroniche, cingomme, libri, magneti, funzionino, perchè l'altra parte della mente di questi fumatori "rema contro", e desidera ardentemente fumare.
I fumatori il cui fumare è sintomo di un disturbo ossessivo-compulsivo, hanno delle compulsioni anche in altri campi, come il cibo, il gioco, internet, il sesso. E di solito il fumo è il pretesto per parlare di altri problemi più gravi, come lutti non elaborati o disturbi d'ansia come attacchi di panico o fobie.
Ma torniamo ora ai sistemi noti in circolazione, valutandone i pro e i contro.
1) sigaretta elettronica;
Ultima innovazione della tecnologia. Un'imitazione della sigaretta che fa respirare al fumatore vapore acqueo mischiato ad aromi tipo tabacco. Il fumatore la usa per risparmiare sulle sigarette, ma preferisce di gran lunga la sigaretta vera. Ha degli svantaggi non indifferenti: il costo, la sostituzione delle cartucce, il fatto che non tiene testa ad un fumatore che fuma 2 pacchetti al giorno, per cui la resistenza si brucia, e bisogna cambiare continuamente i pezzi, ad un costo non da poco. Inoltre il peso è di 8 gr invece dei 2 della sigaretta, il che significa che non si può tenere tra le labbra e fare altro con le mani, ma va stretta tra i denti tipo sigaro.
Sotto il profilo psicologico è un totale disastro: il fumatore continua a fumare una cosa "fatta a forma di sigaretta", ma la testa e il desiderio rimangono gli stessi. L'unico vantaggio è che il fumatore, fumando meno sigarette vere, si avvelena di meno, finchè non si stanca della sigaretta elettronica. Buono a breve termine, un fallimento nel lungo periodo.
Voto: 3.
2) cerotti/cingomme alla nicotina
Lavorano sull'aspetto organico tossicologico della dipendenza. Le persone che usano i prodotti alla nicotina fumano di meno, e se hanno una determinazione abbastanza forte riescono anche a smettere. Controindicazione: c'è chi si appiccica i cerotti transdermici alla nicotina, mastica le cingomme, e si fuma lo stesso 2 pacchetti al giorno. Costano parecchio, e non sono caramelle. Sotto il profilo psicologico sono un buon incentivo per smettere (appiccicarsi sulla pelle roba velenosa non piace a nessuno). Voto: 5.
3) libro di Allen Carr "smettere di fumare è facile se sai come farlo".
Un libro terapeutico, molto valido e molto ben fatto. Ristruttura completamente la mente del fumatore facendo un lavoro cognitivo efficacissimo. Costa poco, non ha effetti collaterali, è scritto bene ed ha aiutato tanta gente, me compreso. Ma non funziona con i fumatori ossessivi. Voto: 8!
4) bocchino a rilascio di nicotina (Nicorette Inhaler)
ll funzionamento è in linea con le cingomme e il cerotto transdermico, quindi lavora sulla dipendenza organica.
Nelle indicazioni, viene spiegato che ci sono "cartucce da ricaricare", e che lo scopo è di "scalare gradualmente" la nicotina come farebbe un tossico col metadone. Non spiega però cosa scatta nella mente del fumatore, se un amico incontrato per strada gli chiede "posso avere il piacere di offrirti una sigaretta?". Dovendo scegliere, mi convince di più il cerotto: la pelle assorbe roba velenosa, è una seccatura metterselo, ma il principio è completamente diverso dall'aspirare qualcosa che ricorda le sigarette.
Voto: 3.
5) orecchino/magnete/agopuntura
Il magnetismo è una bufala colossale. risale ai tempi del mitico Mesmer, grande ipnotista alla corte di Luigi XVI, che utilizzava i magneti per calamitare il fluido animale. Roba legata all'influenza degli astri. In realtà aveva un carisma straordinario e ipnotizzava le persone, ma all'epoca la parola "ipnosi" non esisteva ancora (venne coniata da James Breid, nei primi del 1800). Il metodo dei magneti di Mesmer venne poi sottoposto ad un esperimento scientifico dagli scienziati dell'epoca (tra cui il grande Lavouisier), e il risultato fu che Mesmer fu cacciato dalla corte e allontanato dalla Francia. Morì in solitudine e disgrazia. Oggi, nel 2011 ritornano i magneti, con la stessa terapia del 1800 di Mesmer, ma senza il carisma di Mesmer. Un grande imbroglio. Naturalmente non è vero che le molecole di ferro del corpo si orientano con le calamite, e l'unico effetto che dà è l'effetto placebo. Se io credo che la calamita mi farà smettere di fumare, allora funzionerà". Almeno non fa male, ma spacciano per scientifico ciò che non lo è. Voto: 1.
6) fiori di bach, naturopatia, fitoterapia, omeopatia.
C'è chi ci crede e c'è chi no. Con i fumatori classici è un possibile aiuto, se non altro per l'effetto placebo, mentre con i fumatori dell'altro tipo, è solo acqua fresca. Come possa il principio attivo di un'erba sconfiggere una dipendenza da nicotina per me rimane un mistero, in ogni caso meglio essere convinti che si è smesso per un infuso di gramigna, piuttosto che restare legati ad un bocchino o un'imitazione della sigaretta. Voto: 5
7) forza di volontà. Non è un prodotto che si compra in farmacia, nè qualcosa che si legge in un libro. E' indispensabile per smettere di fumare, ma se usata da sola fa danni. Lo svantaggio è che un fumatore che si sforza di non fumare può diventare una persona che si sacrifica per una buona causa, e per questo continua a desiderare la sigaretta. Sono quelle classiche persone che hanno smesso da anni, poi dicono "Dio solo sa quanto desidererei fumare adesso". Cosa c'è di peggio di un cervello da fumatore in un corpo da non fumatore? Voto: 5*
* Ci sono tante persone che hanno smesso di fumare perchè era già chiaro dentro di loro che fumare significa solo essere schiavi. In questi casi il metodo della forza di volontà ha un valore di 10, soprattutto se unito ad altri aiuti.
In questo caso, voto: 10!
8- psicoterapia ipnotica. Dipende da chi la fa, dipende dal tipo di relazione che si instaura tra terapeuta e paziente, dipende dal livello di suggestionabilità del paziente, e dalle capacità tecniche del terapeuta, ma è una prestazione sanitaria professionale. Le variabili in gioco sono tante, ma se tutte le variabili sono positive, una persona può smettere di fumare in poche sedute, spendendo meno di quanto spenderebbe con le cingomme alla nicotina. In cambio si trova ad aver appreso preziose tecniche di auto-ipnosi e una dozzina di mp3 per la gestione dell'ansia, l'insonnia, e una traccia per prevenire le ricadute. Insomma: una farmacia vivente in un mp3 con la voce del terapeuta. E ha la possibilità di conoscere un professionista che può risolvere anche altri eventuali problemi con tecniche rapide ed efficaci. Non funziona però con i fumatori ossessivi. Voto: 9
Come funziona il trattamento ipnotico per smettere di fumare?
Dando per scontato che sappiate cos'è l'ipnosi, cos'è lo stato di trance, che l'ipnosi non può nulla contro la volontà del soggetto, cominciamo col dire che in ipnosi si danno delle suggestioni specifiche che hanno lo scopo di rinforzare la motivazione della persona che vuole smettere di fumare. Queste suggestioni sono di tipo positivo (immagine della persona che ha smesso di fumare, ed è ... felice!!!), e di tipo avversativo (immagine della persona che fuma e sta sempre peggio, con nausea e mal di testa sempre più intensi etc.).
Si procede quindi con un comando post-ipnotico, in modo che la persona, quando prende in mano una sigaretta abbia delle sensazioni spiacevoli che aiutino a distaccarsene, mentre quando non fuma abbia delle sensazioni piacevoli. L'ipnosi funziona molto bene con gli atleti, cioè persone che vogliono fortemente raggiungere un obiettivo, ma sono ostacolati da ansie e paure di non farcela. Allo stesso modo, la motivazione del fumatore è fondamentale per la riuscita della terapia ipnotica che, in aggiunta rispetto a tutti gli altri metodi sopraelencati, ha il vantaggio di avere il supporto umano e professionale di uno psicoterapeuta. Ciò significa che, al di là dei protocolli, tecniche o altro, il rapporto umano dà forza e nuovo coraggio per smettere di fumare, e cominciare così una nuova vita, un nuovo inizio.
Saluti a tutti
Dott. Giovanni Delogu
Salve, credo sicuramente di essere una fumatrice di tipo compulsivo-ossessivo...credo che sia anche per questo che ho tentato solo 2 volte di smettere ma senza accanimento..per evitare troppo frustrazione, credo!
RispondiEliminaVorrei cortesemente sapere se il Dr.Pompili (che lei cita) opera in Roma e se possibile, avere da lei un contatto telefonico o se può, anche di un altro professionista che operi nella capitale.
La ringrazio in anticipo e mi complimento per i suoi scritti.
Un caro saluto, Monica
Gentile Monica, mi scuso per il ritardo nella risposta, sono mortificato.
EliminaLe lascio i recapiti del dott. Pompili, che lavora a Roma.
Dott. Andrea Pompili
Tel. 347 9354610
mail: andreapompili@libero.it
Saluti
Dott. Delogu