Carissimi lettori,
la notizia è di oggi, martedì 21 ottobre: a Cagliari una donna di 39 anni partorisce quasi senza alcun dolore attraverso una tecnica di anestesia ipnotica, quindi utilizzando l'ipnosi come tecnica analgesica, senza uso dell'epidurale.
Se non l'avete vista su Videolina, trovate la notizia qui
In realtà il parto in ipnosi è una tecnica nota e diffusa già da molto tempo in ambito medico. Il primo parto in ipnosi in Italia venne effettuato nel 1957 dal ginecologo e ipnotista Giampiero Mosconi, uno dei nomi più illustri nel panorama italiano dell'ipnosi, purtroppo recentemente scomparso. Scrisse numerosi libri, tra cui uno riguardante il training ipnotico per il parto.
Non è una prassi comune in tutte le cliniche e reparti di ostetricia e ginecologia, principalmente per motivi logistici (nessun ospedale ha un ipnotista strutturato tra il personale, quindi deve essere un esterno che agisce privatamente, col consenso del primario -cosa non proprio automatica) e più sommariamente di ignoranza e scetticismo sull'argomento.
Senza andare molto lontano c'è un'ampia letteratura sull'uso dell'ipnosi nel dolore, e importanti riconoscimenti scientifici sull'efficacia. Nonostante ciò, NESSUNA STRUTTURA DI TERAPIA ANTALGICA di Cagliari ha nel suo organico uno psicoterapeuta esperto di ipnosi nel dolore. Con buona pace della definizione di dolore globale dell'organizzazione mondiale della sanità, nella quale rientrano gli aspetti psicologici, costituenti l'esperienza soggettiva del dolore.
No: per gli amministratori il dolore va trattato per via chirurgica o farmacologica, STOP. Non c'è spazio per l'ipnosi e gli aspetti psicologici, anche se questa unione di forze dovesse significare una remissione della sintomatologia (leggi, paziente dimesso).
Lascio a voi lettori le dovute conclusioni.
Discorso purtroppo non molto diverso nel parto. Per questa ragione l'annuncio pubblico di un parto in analgesia ipnotica fa scalpore, perché è una voce fuori dall'ordinario.
Vorrei tanto che non fosse solo un ritaglio di un giornale, ma facesse da apripista verso un'integrazione dell'ipnosi ai trattamenti ormai consolidati.
Come funziona il training per il parto in ipnosi?
Insegnando alla partoriente degli esercizi di autoipnosi da eseguire a casa propria, finalizzati a gestire le varie fasi del parto in autoipnosi. Ridurre il dolore è possibile, come dimostrato dall'articolo, ma anche accelerare la fase espulsiva e accorciare il travaglio.
I migliori candidati sono i buoni soggetti ipnotici, ma la cosa che conta è entrare nell'ottica di apprendere un nuovo modo per usare la mente per gestire il proprio corpo.
Detto ciò, vi prego, spargete la voce di questa notizia: l'ipnosi è un grande aiuto per gestire il dolore del parto, e oggi ne avete avuto una prova proprio qui in città.
Per un approfondimento sull'ipnosi nel parto leggete qui.
Nei vari ambulatori di terapia del dolore (tutti eccetto il policlinico) mi sono specializzato in ipnosi nel dolore, in tutte le sue forme, partendo dal dolore benigno (cefalea, emicrania, fibromialgia, lombosciatalgie, colon irritabile etc) passando per la dimensione del dolore oncologico e il dolore da parto. Stando dove la gente sta male sul serio, lontano dai riflettori.
Lo scrivo e lo sottoscrivo: in qualsiasi momento sono pronto ad aiutarvi.
Ringrazio l'equipe di Ostetricia della clinica universitaria per l'ottimo lavoro.
Dott. Delogu
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