Cari lettori,
ringrazio tutti per gli attestati di stima e i complimenti per il post precedente. Ringrazio i lettori abituali, tra i quali Alessandra G., alla quale faccio tanti auguri di buon compleanno - e i lettori saltuari che capitano qui per caso.
Mi piacerebbe dire che la sofferenza è un dono, e che ci rende tutti uniti, migliori e più empatici verso chi soffre, ma non è la verità. Non tutti funzioniamo così.
Certe persone quando entrano a contatto con la sofferenza ne divengono accecate, si chiudono in se stesse, nel loro dolore, e non lasciano entrare nessuno. Tutti gli altri problemi, qualsiasi conforto o parola diventa inutile e controproducente, perchè queste persone, divenute cieche dal dolore, vi dicono apertamente che "non si libereranno mai di quel dolore", e che "non possono più smettere di soffrire, perchè il ricordo di ciò che è accaduto è troppo grande, indimenticabile". Potete provare a convincerle che esistono forme di terapia formidabili, che liberano dai ricordi traumatici in poche sedute, ma queste persone vi diranno che loro "non vogliono dimenticare", o che non possono e non potranno mai smettere di soffrire.
Che fare dunque?
Esiste una condizione in psicologia che si chiama "helplessness", tradotto significa "inaiutabilità". L'esperimento venne fatto da Seligman negli anni 60. Egli scoprì che un cane posto in una gabbia con il pavimento elettrificato nel quale non c'è possibilità di fuga o di controllare la scarica, inizialmente cerca di sottrarsi alla scossa in tutti i modi, ma poi, quando vede che non c'è scampo, si corica su un lato e si lascia morire. Smette di combattere e attende la morte. E adotta lo stesso comportamento anche quando si para davanti una via di uscita, o quando la scossa termina. Il cane non reagisce, e mostra dei chiari segni di depressione cronica.
L'essere umano grossomodo funziona così, ma con un'alta variabilità del comportamento. Si è visto che le persone propense al pessimismo sono più propense a diventare helplessness, e apprendono questo comportamento, anche solo vedendo altre persone che mostrano comportamenti simili. Chi è convinto che non ce la farà mai, che il futuro è uno schifo, che nessuno lo potrà mai aiutare, e che non c'è soluzione al suo stato tranne col suicidio, è rinchiuso nella barricata della sofferenza, che Seligman ha chiamato Helplessness, inaiutabilità. Queste persone non si lasciano aiutare, non hanno la forza di combattere e si rifiutano di farlo. Potete minacciarle, persuaderle, ma non funziona nulla con loro; ed è la sofferenza che li ha resi così: non più empatici, non c'è nessuna energia, solo un muro e totale indifferenza verso chiunque stia attorno.
Ho visto oggi una madre che era in visita dalla figlia 15enne che si sta riprendendo da un gravissimo incidente in scooter, figlia ancora ricoverata presso uno degli ospedali dove lavoro. Io passo saltuariamente quasi ogni settimana per salutarla e vedere come sta, anche se è ricoverata in un reparto che non è il mio, perchè me la sono presa a cuore. Oggi ho scoperto che è migliorata molto: parla, muove le gambe, è più espressiva, ma proprio non si ricorda di me, malgrado sia andato più volte a tenerle la mano e a raccontare qualche storia divertente, quando ancora lei faceva con la testa solo sì e no, e aveva la tracheotomia. Per la madre invece il caso è disperato, e non sono riuscito a convincerla a farsi aiutare da me. La madre è in una totale e perenne condizione di inaiutabilità: nessuno le restituirà la figlia com'era prima, non importa i miglioramenti che potrà fare, non importa che il primario le dia delle grandi speranze, non importa che io stesso abbia visto oggi una ragazzina che stentavo a riconoscere, quanto è migliorata.
Questo è il male che può fare la sofferenza. La sofferenza rende alcune persone insensibili, dure, inaiutabili.
Per questo post, tolgo il campanello. quando sarò riuscito a trovare una soluzione anche per queste persone, lo rimetterò.
Dr. Delogu
Ipnosi e psicoterapia a Cagliari
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mercoledì 5 gennaio 2011
martedì 14 dicembre 2010
Il Valore della Sofferenza
Parlavo con un ragazzo stasera di cui non so neanche il nome. Lui mi guarda e mi fa, un po' con sufficienza: "ci sono molte persone che vanno dallo psicologo anche se non hanno niente, molti si creano problemi da soli, e vanno da uno specialista per cose che potrebbero risolvere da soli".
Premesso che non ho mai incontrato una sola persona disposta a fare viaggi o spendere soldi per un problema che avrebbe potuto risolvere da sè, quelle parole mi hanno fatto molto riflettere.
Ho pensato a quando anni fa mi avevano appena operato, stavo malissimo, e c'era un'infermiera che mi stava vicino e faceva la cosa più semplice del mondo: mi teneva la mano. E io in quel momento non mi sentivo più solo. Quando si sta male la sensibilità è amplificata a mille, la solitudine diventa terribile così come l'indifferenza. Al contrario, l'empatia e la dolcezza sono una fonte da cui non ti staccheresti mai.
Ho pensato a quel sorriso gentile dell'infermiere che mi parlava dopo che mi ero svegliato dall'anestesia, e alla voce con cui mi aveva parlato. Non so perchè, ma mi veniva da piangere.
Ho pensato a quando in reparto una ragazza è stata male, e un collega medico l'ha fatta sdraiare in una stanza libera. E anche se non era una mia paziente, sono andato da lei e ho preso la sua mano tra le mie. E lei poi, quando è stata bene, ha detto che "in quel reparto sono tutti degli angeli". Ricordo i parenti, fuori in sala d'attesa, venuti da più di 200 km, preoccupati perchè la figlia non usciva più da ore. Ero uscito fuori e avevo parlato con loro.
Ho pensato a tutte quelle volte che mi sento dire "grazie", o a quando mi sorprendo sempre un po' quando un paziente mi abbraccia.
E naturalmente ho pensato a Roberto, e a come la sua sofferenza abbia dato valore alla sua vita e ad ogni istante che passavamo insieme.
La sofferenza è un Valore, la sofferenza arricchisce e crea un'energia che lega le persone che hanno sofferto. Chi ha sofferto riconosce la sofferenza dell'altro, e riscopre l'altro, riscopre se stesso.
Dopo l'esperienza della sofferenza tutta la nostra vita ha un sapore diverso, si acquista consapevolezza e si dà valore alle cose che meritano valore, tutto si ridimensiona.
Chi ha sofferto riconosce chi ha sofferto, così come riconosce chi è estraneo a tutto questo, perchè chi non ha mai conosciuto la sofferenza parla un linguaggio diverso dal nostro.
Il linguaggio, forse, del ragazzo di cui non so il nome.
Dr. Delogu
giovedì 4 novembre 2010
In ricordo del mio amico Roberto
Roberto era un mio paziente malato di tumore in fase terminale. Lo voglio ricordare in questo post perchè sapere che si è spento all'hospiss è stata una notizia terribile per me. Il mio telefono per lui era sempre acceso, glielo dicevo sempre, ma non ne ha mai abusato, diceva che non voleva disturbare. Lui, disturbare me, che se va bene pesava 45 kg per 1.90, sempre in sedia a rotelle. Era una persona con un cuore grande così, e non aggiungo altro, perchè non ci sono altre parole.
Una volta ricordo che ero preoccupato perchè non riuscivo a trovare vie di uscita con l'ipnosi per aiutarlo.
Lui quella volta mi disse: "Giovanni, quello che mi aiuta di più è questo, il tempo che dedichi a me. Per me questo vale più di mille tecniche".
Grazie Roberto, mi mancherai tanto.
Dott. Delogu
mercoledì 13 ottobre 2010
Perchè un corso sulla comunicazione assertiva? A che mi serve?
Sentivo l'urgenza di scrivere un post del genere, perchè principalmente la rete è piena di corsi pressochè di scarsa utilità pratica, e quando mi capita di proporre qualcosa che modifica il nostro comunicare quotidiano, vorrei che sapeste quali sono i vantaggi.
Vi capita mai di dover dire qualcosa di scomodo ad un collega, ma rinunciate perchè avete paura di offenderlo? O quando c'è da discutere di qualcosa di importante per voi, ma poi tutto va a finire in malo modo perchè qualcuno si arrabbia troppo e manda le trattative a monte?
O quando ancora, qualcuno vi chiede l'ennesima cortesia, e, mannaggia a voi, non siete capaci di dire di NO per timore di offendere chi vi fa la richiesta?
Bene. Tutte queste situazioni sono vittime di una comunicazione sbagliata, che fanno passare un concetto appropriato in modo errato, un po' come se vi chiedessi l'ora, e mi rispondeste urlando... diavolo, vi ho solo chiesto l'ora, in fondo.
Da qui nasce l'esigenza di fare un corso per chi si trova in situazioni difficili e non sa come uscirne, per tutti coloro che prevaricanonelle discussioni perchè la vogliono avere vinta a tutti i costi creando malcontenti intorno, oppure, come spesso capita, la danno vinta sempre a chi sbraita di più e quindi "non può essere contraddetto".
Questo corso, fatto di 6 ore (3+3) vi dimostrerà che esistono i modi appropriati per dire di no, per comunicare in modo pulito cose scomode, per dire queste cose emotivamente scottanti "e se poi si offende?", in un modo silenzioso ed efficace, in una parola ASSERTIVO.
Qui sotto vi lascio il programma, con i costi, che abbiamo scelto di lasciare apposta al di sotto del solito, per venire incontro veramente a tutti voi.
Detto ciò, buona lettura e... buona comunicazione!
Corso di comunicazione assertiva
Avere sempre la risposta pronta in ogni occasione
Sabato 23 ottobre ore 9-12
Domenica 24 ottobre ore 9-12
Sede del corso: via Bruscu Onnis, 25 Cagliari 4° piano
(traversa di V.le Trieste, angolo via Carloforte)
Programma
Comunicazione di base: il verbale e il non verbale
Gli stili comunicativi
Stile passivo
Stile aggressivo
Stile assertivo
Esercitazione
Strategie assertive di base
Strategie assertive avanzate
Esercitazione
La comunicazione manipolatoria: come non cadere nelle trappole degli altri
Imparare a dire di no
Il costo è di 100 € IVA esclusa. Per prenotazioni contattare il dott. Delogu al
347 3095315 entro il 20/10/2010.
Dott. Giovanni Delogu
Psicologo – ipnosi ericksoniana
Studio: via Bruscu Onnis, 25 09123 Cagliari
3473095315
Vi capita mai di dover dire qualcosa di scomodo ad un collega, ma rinunciate perchè avete paura di offenderlo? O quando c'è da discutere di qualcosa di importante per voi, ma poi tutto va a finire in malo modo perchè qualcuno si arrabbia troppo e manda le trattative a monte?
O quando ancora, qualcuno vi chiede l'ennesima cortesia, e, mannaggia a voi, non siete capaci di dire di NO per timore di offendere chi vi fa la richiesta?
Bene. Tutte queste situazioni sono vittime di una comunicazione sbagliata, che fanno passare un concetto appropriato in modo errato, un po' come se vi chiedessi l'ora, e mi rispondeste urlando... diavolo, vi ho solo chiesto l'ora, in fondo.
Da qui nasce l'esigenza di fare un corso per chi si trova in situazioni difficili e non sa come uscirne, per tutti coloro che prevaricano
Questo corso, fatto di 6 ore (3+3) vi dimostrerà che esistono i modi appropriati per dire di no, per comunicare in modo pulito cose scomode, per dire queste cose emotivamente scottanti "e se poi si offende?", in un modo silenzioso ed efficace, in una parola ASSERTIVO.
Qui sotto vi lascio il programma, con i costi, che abbiamo scelto di lasciare apposta al di sotto del solito, per venire incontro veramente a tutti voi.
Detto ciò, buona lettura e... buona comunicazione!
Corso di comunicazione assertiva
Avere sempre la risposta pronta in ogni occasione
Sabato 23 ottobre ore 9-12
Domenica 24 ottobre ore 9-12
Sede del corso: via Bruscu Onnis, 25 Cagliari 4° piano
(traversa di V.le Trieste, angolo via Carloforte)
Programma
Comunicazione di base: il verbale e il non verbale
Gli stili comunicativi
Stile passivo
Stile aggressivo
Stile assertivo
Esercitazione
Strategie assertive di base
Strategie assertive avanzate
Esercitazione
La comunicazione manipolatoria: come non cadere nelle trappole degli altri
Imparare a dire di no
Il costo è di 100 € IVA esclusa. Per prenotazioni contattare il dott. Delogu al
347 3095315 entro il 20/10/2010.
Dott. Giovanni Delogu
Psicologo – ipnosi ericksoniana
Studio: via Bruscu Onnis, 25 09123 Cagliari
3473095315
giovedì 9 settembre 2010
Ok l'ipnosi, ma perchè vi interessa?
Voglio coinvolgervi in un sondaggio sull'ipnosi. Ci sono varie motivazioni che possono avvicinare una persona al mondo strano e misterioso dell'ipnosi: dalla necessità di risolvere un problema, come un'eccessiva timidezza, a ragioni più introspettive, che portano alla scoperta di sè e alla rivisitazione della propria storia personale in una chiave diversa.
A breve scriverò un post fulminante su un argomento "hot" già trattato qui e in un mio seminario, nel quale riporterò per la prima volta le mie esperienze personali, e cercherò di stimolarvi con riflessioni "da ipnotista".
Non tutte le domande possono avere risposta, e nella prossima puntata vi svelerò queste domande, che credo faranno sorgere inquietanti interrogativi nelle vostre menti astute.
Esiste davvero il plagio psicologico? Quali sono i limiti dell'ipnosi? E quali sono le cose scomode e non dette?
Perchè nell'ipnosi regressiva, esistono dei casi in letteratura nei quali le persone raccontato di essere animali, o insetti?
Nell'attesa, da bravi, compilate il sondaggio che vi ho preparato, che trovate qui sotto, scorrendo la barra laterale, sulla destra!
Dr. Delogu
A breve scriverò un post fulminante su un argomento "hot" già trattato qui e in un mio seminario, nel quale riporterò per la prima volta le mie esperienze personali, e cercherò di stimolarvi con riflessioni "da ipnotista".
Non tutte le domande possono avere risposta, e nella prossima puntata vi svelerò queste domande, che credo faranno sorgere inquietanti interrogativi nelle vostre menti astute.
Esiste davvero il plagio psicologico? Quali sono i limiti dell'ipnosi? E quali sono le cose scomode e non dette?
Perchè nell'ipnosi regressiva, esistono dei casi in letteratura nei quali le persone raccontato di essere animali, o insetti?
Nell'attesa, da bravi, compilate il sondaggio che vi ho preparato, che trovate qui sotto, scorrendo la barra laterale, sulla destra!
Dr. Delogu
venerdì 3 settembre 2010
Corsi base ottobre-novembre
Vi informo che sono aperte le iscrizioni per i corsi e il seminario che trovate nella brochure qui sotto.
Tutti i corsi base sono estremamente pratici, puntati sull'aspetto esperienziale, formativo e di apprendimento.
Vi ricordo che il Seminario è aperto a tutti, e siete liberi di divulgare il blog a chi fosse interessato.
La registrazione dei partecipanti avverrà orientativamente a partire dalle ore 8:30 nel giorno dell'evento, ma riceverete informazioni più dettagliate una volta che avrete completato l'iscrizione inviando una mail di conferma a questo indirizzo (albaspina@tiscali.it).
Vi aspettiamo numerosi per un weekend di scoperta e trasformazione!
Dott. Giovanni Delogu
Dott.ssa Dafne Guandalini
Migliora te stesso!
LE NOSTRE INIZIATIVE PSICOLOGICHE
ottobre-novembre
ü Avere sempre la risposta pronta: Comunicazione Assertiva
Corso base pratico esperienziale. 9-10 ottobre, tot. 6 ore. Costo: 100 €
ü Vuoi una risposta decisiva per smettere di fumare? Ipnosi & Terapia Cognitivo-comportamentale
Seminario. 23 ottobre, tot 3 ore. Costo 50 €
ü Impariamo a gestire l’ansia: ipnosi, training autogeno, rilassamento progressivo di Jacobson
Corso base pratico esperienziale. 30-31 ottobre, tot 8 ore. Costo 130 €
ü Come gestire il dolore cronico al di là dei farmaci: ipnosi e mindfulness
Corso base pratico-esperienziale 20-21 novembre tot 8 ore Costo 130 €
I corsi si terranno a Cagliari, in via Bruscu Onnis, 25 (Traversa di v.le Trieste, angolo via Carloforte)
In risposta alla mail di conferma, verrà comunicato l’orario di registrazione dei partecipanti. La quota di partecipazione ai corsi è da intendersi IVA esclusa.
Dott.ssa Dafne Guandalini 3204566956
Dott. Giovanni Delogu 3473095315
martedì 27 luglio 2010
Fumatori, smettere di fumare e ipnosi.
C'è una cosa che devo dirvi, ed è una dura realtà che va accettata: per quanto vi sforziate, per tutta la buona volontà che ci potete mettere, chi fuma è socialmente molesto e inopportuno, sempre! Di solito il fumatore "standard" lo sa e se ne frega, mentre - guardate questo strano fenomeno sociale - chi non fuma ha ben tre possibilità:
1) comincia a fumare anche lui, così la smette di scocciare;
2) subisce il fumo passivo, possibilmente senza lamentarsi;
3) se non vuole sentire puzza di fumo, se ne va altrove.
Qui sta la grande scissione tra fumatori e non fumatori: chi fuma sviluppa una intolleranza verso i salutisti-perbenisti, quelli che "rompono" dicendo "ma quando smetti?" (seccatura immane, lo so); mentre chi non fuma sviluppa una intolleranza psicofisica verso la puzza di sigaretta, ritenendo una seccatura immane "quello là" che deve accendersene "un'altra" (...dite che hanno torto?). I primi manifestano la loro libertà di espressione, gli altri manifestano il loro diritto a non subire il veleno altrui. Perciò ecco a voi, signore e signori le giornate anti-fumo, ecco a voi le sale comfort della meridiana per i signori viaggiatori che vogliono godersi il piacere di una sigaretta, ecco il divieto degli sponsor delle marche di sigarette nello sport, ma fioriscono i negozi Marlboro classic. E lo Stato che fa? Lo Stato intasca i soldi del Monopolio di Stato, e poi reinveste in campagne antifumo e pubblicità progresso. Da un lato spaccia, dall'altro fa prevenzione. Un po' come una madre, o una moglie, che "rompe" perchè il familiare spende troppi soldi in sigarette, e perchè è preoccupata per la sua salute (e a volte c'è sul serio da preoccuparsi), poi quando il familiare non c'è, esce in balcone a fumare.
Il fumo vi cambia, vi fa schierare anche se non lo volete, vi fa detestare certe persone, e allo stesso tempo verrete detestati da altri, ma non per aspetti del vostro carattere, o per la vostra ideologia... ma solo per uno stupido pezzo di carta con dentro foglie secche, che è velenoso e dà dipendenza. E' un giusto prezzo da pagare, secondo voi? Non è giunto il momento di spezzare le proprie catene e liberarsi per sempre da questa dipendenza? Di venire apprezzati per quello che siete, senza che quella sostanza velenosa e puzzolente rovini la vostra vita?
Avete l'occasione di essere liberi e felici. E l'ipnosi vi aiuterà.
Dr. Delogu
1) comincia a fumare anche lui, così la smette di scocciare;
2) subisce il fumo passivo, possibilmente senza lamentarsi;
3) se non vuole sentire puzza di fumo, se ne va altrove.
Qui sta la grande scissione tra fumatori e non fumatori: chi fuma sviluppa una intolleranza verso i salutisti-perbenisti, quelli che "rompono" dicendo "ma quando smetti?" (seccatura immane, lo so); mentre chi non fuma sviluppa una intolleranza psicofisica verso la puzza di sigaretta, ritenendo una seccatura immane "quello là" che deve accendersene "un'altra" (...dite che hanno torto?). I primi manifestano la loro libertà di espressione, gli altri manifestano il loro diritto a non subire il veleno altrui. Perciò ecco a voi, signore e signori le giornate anti-fumo, ecco a voi le sale comfort della meridiana per i signori viaggiatori che vogliono godersi il piacere di una sigaretta, ecco il divieto degli sponsor delle marche di sigarette nello sport, ma fioriscono i negozi Marlboro classic. E lo Stato che fa? Lo Stato intasca i soldi del Monopolio di Stato, e poi reinveste in campagne antifumo e pubblicità progresso. Da un lato spaccia, dall'altro fa prevenzione. Un po' come una madre, o una moglie, che "rompe" perchè il familiare spende troppi soldi in sigarette, e perchè è preoccupata per la sua salute (e a volte c'è sul serio da preoccuparsi), poi quando il familiare non c'è, esce in balcone a fumare.
Il fumo vi cambia, vi fa schierare anche se non lo volete, vi fa detestare certe persone, e allo stesso tempo verrete detestati da altri, ma non per aspetti del vostro carattere, o per la vostra ideologia... ma solo per uno stupido pezzo di carta con dentro foglie secche, che è velenoso e dà dipendenza. E' un giusto prezzo da pagare, secondo voi? Non è giunto il momento di spezzare le proprie catene e liberarsi per sempre da questa dipendenza? Di venire apprezzati per quello che siete, senza che quella sostanza velenosa e puzzolente rovini la vostra vita?
Avete l'occasione di essere liberi e felici. E l'ipnosi vi aiuterà.
Dr. Delogu
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