Ipnosi e psicoterapia a Cagliari

lunedì 26 novembre 2018

Soffri la solitudine e l'umore va giù?👎 Usa (molto) meno i social. ⛔️

Soffri la solitudine e l'umore va giù?👎 Usa (molto) meno i social. ⛔️
Una ricerca condotta su 143 studenti dell'università della Pennsylvania, ha dimostrato che ridurre l'uso dei social abbassa il livello di solitudine e depressione rispetto al gruppo di controllo. La ricerca dimostra una chiara influenza dell'uso dei social network (facebook, snapchat, instagram) e il livello di benessere.
I ricercatori suggeriscono fortemente che limitare l'uso dei social a mezz'ora al giorno può portare a un miglioramento significativo del proprio benessere.💪
Non è la prima notizia di questo genere, lo scorso anno anche l'American Academy of Pediatrics ha inchiodato Instagram dimostrando che "potrebbe stimolare depressione e soprattutto peggiorare condizioni di disagio preesistenti". ⚠️ Questo porta a situazioni paradossali di assumere farmaci che tirano su dalla depressione, poi fare attività sui social che ti tirano giù l'umore, rubano ore al sonno e, usando un tecnicismo specialistico, ti incasinano la testa. Questo non lo chiamerei "uso consapevole".
E' una dolce tentazione adagiarsi sui social per ingannare il tempo, ma una cosa è certa: se stai sui social non puoi fare altro. E sappiamo che molte persone pur di stare sui social più che possono corrono rischi non indifferenti (vedi guidare guardando Facebook, che è peggio che telefonare). Non guidereste mai suonando un'armonica a bocca allo stesso tempo, perché avete una percezione del pericolo. Ma è evidente che i social distorcono la percezione del pericolo.
Detto ciò, quando state sui social rinunciate a qualcosa. A cosa rinunciate?
#depressione #solitudine #socialnetwork #instagram #facebook

venerdì 16 novembre 2018

Qual'è il modo migliore per affrontare una malattia?

Qual'è il modo migliore per affrontare una malattia?
Partiamo dal concetto che una malattia seria spaventa chiunque, a prescindere dal carattere e dalla famiglia di origine. Si tratta di un vero e proprio trauma che lede la propria identità; se prima ci sentivamo imbattibili, intoccabili rispetto alle notizie che sentiamo alla tv, quando arriva una diagnosi che non avremmo mai voluto sentire, la vita si stravolge e cambia per sempre, e non solo quella del malato, ma anche quella dei familiari più intimi.
Le ricerche, numerosissime, descrivono le varie fasi: rabbia, negoziazione, depressione, accettazione; altri aggiungono altre cose, ma non è questo il punto, non è con la descrizione che si affrontano le cose, ma con le strategie. Quindi mi baserò sull'esperienza che ho maturato in 10 anni di reparti ospedalieri per darvi 5 consigli che possono aiutarvi ad affrontare una malattia. 
1) ⚔️ Combattere.  ⚔️ Combattere è il miglior modo per sopravvivere, lasciarsi andare il miglior modo per precipitare nel baratro. Avere un atteggiamento combattivo è il primo passo.
2) ⛔️ Resistere alla tentazione di leggere su internet tutti i forum dei pazienti. Nei forum scrivono all'80% le persone che se la stanno passando molto male, chi sta bene che motivo avrebbe di scrivere sui forum? Una spirale di negatività che risucchierebbe chiunque e alimenta pensieri ossessivi ansiogeni. Non avete bisogno di queste cose.
3) 💪 Circondarsi di persone positive supportive. La qualità di vita di chi ha una malattia migliora nettamente se accanto a lui c'è qualcuno che gli vuole bene e gli sta accanto senza essere una presenza ingombrante e scomoda. Ricordo una mia paziente che fece una chemio devastante a Milano, sempre accompagnata da un'amica. Il ricordo di quei momenti sarebbe stato molto peggiore se avesse dovuto affrontare tutto da sola.
4) 👙Non trascurare mai le cose che ti piacciono 🍦. Tu esisti al di là della malattia. Continui a essere una persona, non un'etichetta diagnostica. E' importantissimo che coltivi a vivere come persona al massimo delle tue capacità, per non trasformarti in una malata degenerativa senza nome, ma solo un numero di cartella.
5) 👨🏼‍⚕️Se senti che non ce la fai nonostante tutto, affidati a uno psicoterapeuta di comprovata esperienza, empatia, capacità👩‍⚕️. Fai squadra con lui e chiedigli di tirarti fuori dalle sabbie mobili. Fa la differenza come fare nuoto libero e affidarti a un insegnante di nuoto che ti dà tecniche, esercizi, ti motiva, ti ascolta, ti insegna a nuotare e nuota con te. 🏊‍♂️
Scrivo ricordandomi delle tante persone che ho accompagnato, col pensiero e col cuore sono con loro
#malattia #psicologo #psicoterapeuta #elaborazione #traumi #lutto

sabato 10 novembre 2018

Tuo figlio piange troppo? LEGGI

Il *period of purple crying* è un periodo che intercorre tra le 2 settimane e 4 mesi di età, nel quale il neonato, passando attraverso delle normali fasi di sviluppo, incrementa l'intensità del pianto, alcuni per 5 ore al giorno e più, intensificando la sera. Il termine "purple", viola, non si riferisce al colorito del bambino quando piange, ma al periodo particolarmente difficile e stressante che attraversano i genitori e il bambino.
E' molto tosta, e chiunque ha avuto un bambino che piange sempre lo sa.
Vorrei dire ai padri che ci sono dentro e sentono di non farcela più, che hanno pensieri negativi, di guardare la foto, prendetevi dei momenti di pausa prima di non farcela più, lasciate il bambino a qualcuno che gli vuole bene e staccate la mente, fatevi un giro, liberatevi delle tensioni. Lo riprenderete dopo almeno 30 minuti, a piccole dosi.
La *sindrome del bambino scosso* (shake baby sindrome) è un grave danno cerebrale provocato dallo scuotimento, solitamente da parte del padre, che reagisce così allo stress di sentire il bambino sempre piangere. Le conseguenze possono portare anche alla morte.
Quindi dico a voi che leggete, medici, insegnanti, madri di neonati, chiunque siate, *condividete*, fate leggere ai vostri compagni/mariti questo post, perché essere consapevoli può salvarli da un dramma senza fine. E' un attimo, ti giochi la vita per 5 secondi sbagliati. Credetemi.
Quello nella foto è mio figlio, la persona a cui tengo di più in assoluto. 

Se qualcuno avesse bisogno di maggiori informazioni, mi contatti. 

domenica 4 novembre 2018

Seminario: L'esperienza dell'ipnosi: la regressione d'età come tecnica terapeutica.

L'esperienza dell'ipnosi: la regressione d'età come tecnica terapeutica.

Seminario formativo teorico-esperienziale

sabato 17/nov/2018 dalle 16:00 alle 18:00 Quìmica - Viale Armando Diaz, 104, 09125 Cagliari CA, Italia

Clicca qui sotto 👇 per vedere il programma e acquistare il tuo biglietto. 

Biglietti 👉 Clicca per vedere il programma e acquistare il biglietto  👈

Affrettati: posti limitati. 
Ricordo a tutti che per partecipare al seminario formativo teorico-pratico è necessario prenotarsi al seguente link sottostante acquistando il biglietto. In meno di 24 ore i posti sono quasi finiti, pertanto devo dare priorità a chi acquisterà il biglietto per primo.
⛔️ Cliccare su "parteciperò" nell'inserzione Facebook senza acquistare il biglietto non comporta la prenotazione.⛔️
Grazie.