Ipnosi e psicoterapia a Cagliari

giovedì 9 giugno 2016

Le sigarette a 18€: ecco perché non funziona.

Le dipendenze sono un mio cavallo di battaglia, le conosco, le combatto, conosco i meccanismi e le singolarità delle reazioni psicologiche. Ho avuto a che fare con persone poli-tossicodipendenti, con alle spalle storie difficili legate alle loro dipendenze. Che sia gioco d'azzardo, alcol, ero, crack, coca, cannabis, cambia solo il livello di abbrutimento, i compromessi ai quali si è disposti a scendere per avere quella sostanza. La proposta di alzare a 18€ il pacchetto di sigarette mi ha ovviamente colpito, come mi hanno colpito i commenti contrastanti del popolo della rete.
Ma supponiamo per un attimo che questa proposta diventi legge, cosa accadrebbe?
Per rispondere partiamo dal presupposto che i fumatori non sono tutti uguali: c'è chi smette da solo, chi riesce dopo innumerevoli tentativi, chi dopo un viaggio, chi -come il sottoscritto- sudando le 7 camicie, chi smette e riprende a ciclo continuo, e chi non ci riesce proprio e probabilmente non riuscirà mai.
Quest'ampia variabilità individuale dipende da molteplici fattori, come il significato che proiettiamo a livello inconscio sulla sigaretta. Ho conosciuto persone che inconsciamente si punivano per un grave senso di colpa; razionalmente non ne percepivano il nesso, ma non si spiegavano come mai con la loro volontà riuscissero in tutto tranne che nello smettere di fumare. Ho visto legami indissolubili con fumo, che andavano bel oltre l'atto di respirare il fumo prodotto da foglie secche sminuzzate. In un post precedente li ho chiamati fumatori compulsivi, per i quali la sigaretta è un sintomo, come il cibo per le bulimiche.
Aumentare in questo modo il costo delle sigarette potrebbe renderle ancora più preziose agli occhi delle nuove leve che iniziano a fumare nei bagni della scuola. Di quel passo i pacchetti si vedrebbero sempre meno, lasciando spazio a forme alternative come il tabacco in busta e le cartine. Il pacchetto lussuoso  diventerebbe uno status simbol della classe agiata, e senza andare molto lontano negli anni, certe persone "altolocate" non fumavano forse di default le marlboro light? Fumare le MS era da sfigati. Qual'era l'adolescente che fumava le MS Italia?
A maggior ragione fumare un pacchetto da 18€ sarà da fighi, arrotolarsi il tabacco da morti di fame.
La sigaretta marcherà i confini tra le classi sociali, perché distinguerà chi se lo può permettere da chi non può.
Fuori dai grandi giri giovanili, se la proposta dei 18€ passasse, i fumatori ricorrerebbero alla sigaretta elettronica, al tabacco, e ovviamente alle sigarette di contrabbando, reiterando un comportamento già avuto in passato. D'altronde chi non ricorda quei terribili 16 giorni di sciopero dei tabaccai del lontano 1992?  Cosa pensate che fecero le persone quando esaurirono le ultime scorte?
Per rinfrescarvi la memoria leggete questo reperto di archivio 
Quindi, cari lettori, l'essere umano si adatta facilmente alle nuove situazioni per portare avanti la sua dipendenza, e a meno che non scelga egli in primis di smettere, non esiste modo per fargli cambiare idea, a meno di non cambiare l'ambiente sociale e indurlo quindi a un nuovo cambiamento.

Dott. Delogu


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