Care lettrici e lettori,
si è da poco svolta a Cagliari l'incontro mensile di gruppo sull'ipnosi regressiva. Un'esperienza dal mio punto di vista coinvolgente, e credo che questo mio vissuto possa venire condiviso anche dai partecipanti.
L'ipnosi è uno strumento potente, se saputo usare con maestria, e il fenomeno della regressione temporale è uno dei più interessanti e controversi allo stesso tempo. Interessanti dal punto di vista clinico perché, indipendentemente da quanto indietro si torna, e a quale dimensione di approdi, ciò che emerge è sempre un contenuto utilizzabile ai fini terapeutici. Che sia una fantasia, una metafora, un'immagine simbolica, o per chi ci crede, una proiezione di una vita passata, il mio compito di terapeuta è di accogliere ciò che la persona riferisce in fase di trance e utilizzarlo per raggiungere l'obiettivo terapeutico. Accogliere senza giudicare, perché giudicare la credenza di una persona equivale a stigmatizzarla, e questo è espressamente vietato dal nostro codice deontologico. Laddove la credenza di una persona non lede i diritti e la libertà degli altri, lo psicologo deve essere il primo a rispettarla, in particolare quando si lavora in contesti estremamente intimi e delicati come l'ipnosi. Intimi perché in un certo qual modo ci si scopre, ci si lascia andare durante lo stato di trance; "delicati" perché serve sempre tatto, delicatezza ma anche fermezza per destreggiarsi nell'intero mondo interiore che emerge in una seduta di ipnosi.
Stasera mi sono reso conto che ciò che per me è immediato parlando di ipnosi, in realtà non lo è affatto. E tante e tali sono le sfumature per spiegare cosa faccio e perché, che mi induce a pensare che ciò che ho acquisito in 8 anni di esperienze, sia il prodotto di più elementi inscindibili tra loro.
Ho trascorso anni della mia vita con un imperativo categorico: saper utilizzare l'ipnosi nel migliore dei modi per risolvere qualunque problema. Ho iniziato così, svegliandomi pensando all'ipnosi, e addormentandomi pensando all'ipnosi. Poi sono accadute un'infinità di situazioni che mi hanno portato a staccarmi dalla "tecnica" ipnotica per concentrarmi sulle dinamiche della persona. Mi sono specializzato in altre forme di terapia, e ciò che pensavo inizialmente in modo ingenuo, ora l'ho cambiato, sebbene i successi terapeutici si siano triplicati. Sono diventato uno psicoterapeuta, in sostanza, spero maturo.
E ancora oggi, dopo la serata di stasera, volevo condividere con voi questo clima che mi porto appresso, di speranza verso il cambiamento.
Un domani, seduti sul divano aspettando che arrivi la pizza. Chi c'era sa a cosa mi riferisco.
Grazie per questa bellissima esperienza.
Dott. Delogu
Ipnosi e psicoterapia a Cagliari
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giovedì 25 febbraio 2016
Viaggi nel tempo: una riflessione sulla psicoterapia.
Pubblicato da
Dott. Giovanni Delogu
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