Care lettrici e lettori,
molte persone sono ancora vittime dei pregiudizi legati all'ipnosi, e hanno il terrore di "sottoporsi" per paura di perdere il controllo.
Partiamo da qui: quando si parla di ipnosi, il concetto di sotto-porsi, "porsi al di sotto", inteso come sottomissione, ha delle radici lontane.
Avete voglia di fare un salto indietro nel tempo?
Seguitemi.
Quando l'ipnosi ancora non si chiamava così, esisteva il Mesmerismo, termine che risale all'operato di Franz Anton Mesmer sul finire del 1700. Mesmer era IL pioniere della suggestione dell'epoca, finì alla corte del Re Sole scatenando poi una grande reazione della comunità scientifica dell'epoca, che nominò una commissione che portò poi alla caduta di Mesmer. e al suo esilio. Ebbene, si narra che Mesmer fosse in grado di trasmettere il fluido magnetico nel corpo delle persone, con degli effetti catartici e miracolosi. La sua storia affascinante ispirò scrittori come Edgar Allan Poe, e si sparse a macchia d'olio in tutta Europa.
Nell'immagine sotto potete osservare una rappresentazione del mesmerismo dell'epoca.
Una sorta di corte dei miracoli, nella quale Mesmer aveva una nomea di guaritore.
Il mesmerismo prevedeva un soggetto (Mesmer o un suo seguace) che trasmettesse il fluido magnetico attraverso il passaggio delle mani sul corpo (oggi chiamati passaggi ipnotici, o più impropriamente "passi"), e un soggetto ricevente, assolutamente passivo.
Un secolo dopo Jean Martin Charcot usava l'ipnosi sulle pazienti isteriche, letteralmente svenute tra le sue braccia, come potete osservare nell'opera di Andre Bruillet qui sotto
Charcot, importante neurologo per i suoi studi sull'isteria e sul sistema nervoso, lo potete osservare in piedi mentre tiene sul braccio una paziente isterica dell'ospedale Salpetrier in stato di trance.
In entrambe le immagini c'è un soggetto attivo e uno che subisce un qualcosa di invisibile.
Oggi gli ipnotisti da palcoscenico, quelli che vengono chiamati "comedy hypnotist" basano tutti i loro spettacoli sul concetto (falso) del potere e della perita del controllo. Basta fare una ricerca su google per vedere scene dove ragazzi, sotto l'influsso ipnotico, fanno le cose più strane come ballare, parlare una lingua sconosciuta, sballarsi fumando una canna virtuale, e tutta una serie di altri numeri da circo pre-determinati per far ridere.
Tutto ciò naturalmente porta le persone ad avere paura dell'ipnosi, credendo erroneamente che l'ipnosi degli comedy hypnotist sia come quella che pratica uno psicoterapeuta nel suo studio.
Ebbene, signori, vi sbagliate. Anche chi fa piercing usa acciaio bisturi, pinze, guanti e aghi sterili, ma sarebbe un errore enorme pensare che abbia competenze chirurgiche. Professioni diverse, tecniche diverse, anche se con strumenti apparentemente simili.
Ma soprattutto studi diversi.
Quindi credetemi sulla parola: dal 1800 ad oggi le cose sono cambiate. Non esiste nessun fluido, nessun potere che possa piegare la mente delle persone, nessuna perdita del controllo.
Lasciate pure che questo rimanga puro appannaggio di ipnotisti dal palco, e altre figure che praticano ipnosi senza una specializzazione riconosciuta.
Perciò state tranquilli e al sicuro, così come ci sono centri d'eccellenza a Cagliari per i trapianti, non è necessario attraversare l'atlantico per fare una seduta da un professionista competente, perché potete ottenere lo stesso a Cagliari.
La mia promessa? Fare del mio meglio, sempre di più.
Dott. Delogu
Ipnosi e psicoterapia a Cagliari
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Studio: via Tuveri, 72 Cagliari (CA)
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giovedì 26 novembre 2015
Ipnosi e perdita del controllo: l'origine del mito
Pubblicato da
Dott. Giovanni Delogu
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