Molti anni fa restai folgorato da un articolo sul giornale di alcuni commercianti derubati sotto ipnosi. L'articolo letteralmente parlava di rapine sotto ipnosi.
La cosa aveva del misterioso, del trascendentale, così cominciai una ricerca, fatta di quelle poche, pochissime informazioni recuperabili sui libri o su una rete internet di quasi 20 anni fa.
Magia? Poteri paranormali? Ma soprattutto, come si fa a tutelarsi da situazioni del genere?
Oggi posso darvi una risposta, e se verrete al mio seminario gratuito sull'ipnosi regressiva per prenotarsi cliccate qui avremo modo di parlarne approfonditamente, e raccontarvi alcuni aneddoti interessanti.
Buona lettura.
Mistero,
controllo dell’altro e un magico potere che fa svenire il soggetto ipnotizzato
facendogli fare ciò che si vuole, senza che egli possa opporre resistenza.
Questa ipnosi esiste, ma solo nei romanzi e nei fumetti. Mandrake, l’uomo del
mistero, personaggio fittizio protagonista di una nota serie di fumetti,
possedeva quel potere agognato da molti, ma di fatto inesistente.
Eppure il
codice penale contempla i reati commessi con l’uso dell’ipnosi, si sente
parlare di rapine sotto ipnosi, di plagio, di suggestione, e viene quindi da
domandarsi: quando finisce il mito e comincia la realtà?
Per scoprirlo
dobbiamo andare a vedere che cos’è l’ipnosi, e cosa accade durante una rapina
sotto ipnosi.
L’ipnosi è
uno stato modificato di coscienza, affine a quello del sonno, con una
prevalenza dell’emisfero destro su quello sinistro. In parole povere esiste una
trance ipnotica leggera, detta common everyday trance, o trance comune
quotidiana, che sperimentiamo quando un pensiero ci assorbe al punto da non
sentire chi ci sta parlando, o quando sogniamo a occhi aperti, o quando
leggendo un libro veniamo catturati da questo. Si tratta di fenomeni di trance
naturale, perché la trance è un normale processo fisiologico, non patologico,
che si verifica anche nel mondo animale, e in questo caso ha una funzione di
mimetismo per scoraggiare l’aggressore. Per esempio, una gallina va in trance
se si fa una riga sul pavimento, e si fa in modo che questa riga passi in mezzo
alle zampe della gallina, il suo punto più vulnerabile. Da quel momento la
gallina crolla per terra, come morta. Questo comportamento innato permette alla
gallina di salvarsi dai carnivori, i quali percependo la gallina come morta,
desistono dall’attaccarla. Questo meccanismo funziona come il salvavita del
contatore di casa: fa saltare il sistema, impedendoci di morire folgorati. Ma
mammiferi più evoluti di una gallina come una scimmia, un cane, o un topo, non
possiedono questo sistema automatico salvavita, e non esistono sistemi “da
schiocco di dita” per mandarli in trance. Nell’uomo accade la stessa cosa, e il
fatto di avere un sistema di elaborazione delle informazioni molto complesso fa
sì che la tecnica che va bene per la gallina, crei una reazione opposta su una
scimmia, o su un neonato.
Nell’essere
umano esistono diversi livelli di trance, un po’ come quando si fanno delle
immersioni subacquee e si decide a che profondità immergersi. Le ricerche
dicono che un 15% della popolazione è altamente ipnotizzabile, un altro 15%
sono soggetti non ipnotizzabili, e il restante 70% sono persone che oscillano
dai buoni ai mediocri soggetti ipnotici. Questo comporta che un buon soggetto
ipnotico sarà in grado di immaginare talmente bene un raggio di sole che lo
riscalda, da cominciare a sudare copiosamente. Per contro, uno scarso soggetto
ipnotico riuscirà, se va bene, a visualizzare il raggio di sole, senza mostrare
però alcuna modificazione fisiologica. E ci saranno certi fenomeni, come la
regressione d’età, l’analgesia ipnotica o l’amnesia, che saranno riservati solo
ai buoni soggetti, mentre gli altri, malgrado i tentativi, non otterranno il
risultato sperato.
Tirando le
somme, il livello di ipnotizzabilità varia da soggetto a soggetto, esistono
persone per niente ipnotizzabili (chi soffre di ritardo mentale, per esempio, o
persone con scarsa capacità di immaginazione), e pertanto non può esistere un
sistema universale per mandare istantaneamente in trance chiunque.
Qualsiasi
forma di ipnosi si usi, da quelle più teatrali da schiocco di dita come la
speed induction, alle induzioni fatte in uno studio di uno psicoterapeuta, la
cosa che non deve mai mancare è il cosiddetto rapport, cioè quell’intima intesa
che viene a crearsi tra ipnotista e soggetto ipnotizzato. Si tratta di un
legame di fiducia, nel quale ci si affida nelle mani di qualcuno, un po’ come
capita tra il paziente e il chirurgo. E
proprio per questo, tornando alle rapine sotto ipnosi, è facile capire che di
ipnosi, queste forme miste di confusione, distrazione, raggiro e abile
manipolazione dell’attenzione, ce n’è ben poca, e quello che rimane, attinge a
piene mani dal bagaglio tecnico di abili personaggi da strada che mettono in
atto truffe di vario genere senza l’uso di minacce o violenza.
Le tattiche
usate per distrarre un cassiere sono le stesse che avvengono nelle varie truffe
negli autogrill, quando le vittime, una volta tornate a casa, si accorgono di
aver comprato una scatola piena di mattoni invece del televisore all’ultimo
grido. Per mettere in atto queste truffe, gli addetti del mestiere distraggono
il soggetto, lo confondono con domande, gesti, o entrando fisicamente in
contatto con la persona. Tecnicamente si chiama “sovraccarico cognitivo”. Nel
momento in cui il soggetto entra in uno stato di confusione mentale, il
truffatore ne approfitta per farsi consegnare il portafoglio, o i soldi
dell’incasso (magari dicendogli che sono i suoi). Non c’è bisogno di dire che
chi svolge queste truffe sono persone estremamente abili nel truffare,
distrarre e ingannare.
Ma non
lasciatevi ingannare: queste persone sono anche degli abili osservatori, perciò
studiano prima il soggetto, tentano un primo approccio per vedere come
reagisce, per poi mettere in atto le strategie per farsi consegnare i soldi.
Ma come
bisogna fare per difendersi da questi attacchi psicologici, che di ipnosi hanno
ben poco?
La regola
principale è essere prevenuti. Sapere qual’è il rischio permette di
stare in guardia e sapere cosa aspettarsi. Quando ci rendiamo conto che
qualcuno che non conosciamo ci sta confondendo, interrompere la comunicazione e
allontanarsi immediatamente disarma qualsiasi intento malevolo. E se si è in un
negozio? Chiamate sempre in aiuto qualcuno, anche la polizia se necessario.
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