Ipnosi e psicoterapia a Cagliari

mercoledì 16 maggio 2012

Parlare con uno psicoterapeuta è come parlare con un amico? Leggete qui.


E' da un po' di tempo che non scrivo, per mancanza di ispirazione. 
Ma ieri sera ho avuto la prova che nessuno sa cosa fa uno psicoterapeuta, e tutte le persone con le quali ho parlato sono convinte che non ci sia grossa differenza rispetto al parlare con un amico. 
Ecco dunque che spiegherò in modo chiaro perché tutto ciò è falso. Tutti sanno cosa fa un architetto, nessuno sa in cosa consiste la professione di uno psicoterapeuta: perché? Si parla e basta? Scommettiamo?

Differenza tra chiacchierare con un amico e fare psicoterapia:

1) un amico dà consigli, ascolta e dice il suo punto di vista, poi andate insieme al cinema.
2) Lo psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale, breve strategico, ipnotico, sistemico-relazionale (che son quelli che conosco io, ma ce ne sono anche altri) NON danno consigli, ma applicano delle strategie, protocolli, modelli psicoterapici studiati appositamente per risolvere determinati disturbi. 
Esempio: se ti sale un'ansia bestiale quando devi parlare in pubblico, e questo ti blocca maledettamente, un amico al massimo può dire "stai tranquilla", oppure "non pensarci", o ancora "non c'è niente di cui aver paura, pensaci". Uno psicoterapeuta, in base al suo orientamento, insegnerà delle strategie specifiche per abbattere l'ansia, o lavorerà con tecniche mirate per desensibilizzarti dallo stimolo ansiogeno, o lavorerà sui tuoi pensieri con quella che si chiama "ristrutturazione cognitiva" per boicottare il tuo unico pensiero disfunzionale. Quindi direi tutto fuorché un'amabile chiacchierata, in particolare se guardiamo il risultato. 
Ciò non toglie che ci sono dei modelli psicodinamici non così interventisti (io ad esempio sono molto interventista) che lavorano sul passato lasciandoti parlare per tante tante sedute. Il che in un'ottica psicanalitica ha un suo perché, che non sto qui a spiegare, non essendo un approccio che mi appartiene. 
Però in linea di massima a seconda dello psicoterapeuta che scegli ti ritroverai a fare un lavoro ben strutturato e faticoso, che darà risultati in poco tempo (e infatti prendono il nome di "terapie brevi"). 
Quello che vorrei far passare è che gli psicoterapeuti non fanno tutti la stessa cosa, per discorsi di orientamento di psicoterapia e teorie di riferimento. 
Come in tutte le professioni può capitare di trovare ottimi professionisti come meno ottimi o meno attenti; l'errore è di fermarsi al primo tentativo e dire "tanto è inutile". 
Cosa importante: la psicoterapia la si fa in 2, e la condizione indispensabile è che la persona che scegli ti convinca personalmente e professionalmente, cioè che ti trasmetta competenza, ti faccia sentire a tuo agio, ascoltata e accolta. Queste ultime cose sono molto più importanti della migliore "tecnica" psicoterapeutica esistente al mondo -nel senso che dettano le condizioni affinché funzioni tutto il resto. 

Saluti

Dott. Delogu

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