Chi si approccia all'ipnosi per smettere di fumare, non sempre ha le idee chiare su cosa andrà a fare, e spesso è vittima di pregiudizi basati su film e narrativa, che non fanno altro che creare aspettative elevatissime, nel nostro caso dannose.
Vi spiego perché.
Nell'ipnosi da palcoscenico, in inglese stage hypnosis le aspettative di un potere sovrannaturale creano di fatto quel fortissimo potere suggestivo di gruppo che fa sì che i migliori soggetti ipnotici aderiscano alla suggestione del comedian hypnotist, influenzando gli altri.
Se cliccate nel link di sopra potrete vedere numerosi video di ipnotisti da palco americani. Ricordo che in America e in Inghilterra, la professione di ipnoterapista è aperta a chiunque e non riservata a medici e psicologi, infatti gli ipnoterapisti esteri non possono fare psicoterapia.
Nell'ipnosi clinica le cose stanno in modo molto diverso: non esiste la coercizione mentale, l'obbligare qualcuno a fare qualcosa contro la propria volontà, ma esiste la cooperazione.
Qualcuno che vuole smettere di fumare ancora si aspetta una magia che cambi all'istante il nostro modo di vedere, pensare, percepire la realtà. Signori, svegliatevi: è solo fantasia. E chi propone l'ipnosi in questo modo, mente sapendo di mentire.
Ma cos'è allora l'ipnosi e come funziona per smettere di fumare?
I fumatori, per quanto siano dipendenti tutti dalla stessa sostanza, non sono tutti uguali. Questo spiega il perché non esiste un sistema universale che funzioni su tutti.
Il motivo risiede in realtà in un'altra domanda: perchè molti ex eroinomani smettono di usare l'eroina, la coca, il crack, l'mdma (cosiddette "droghe pesanti") ma non riescono a smettere di fumare?
Perché ci sono persone che smettono letteralmente da un giorno all'altro, e altri che provano e riprovano senza mai riuscire?
Carattere debole? Scarsa forza di volontà?
Un manager di alto livello direste che è senza forza di volontà?
Forse non lo vuole veramente?
Questa è una parte della verità: il fumatore è sempre scisso, da una lato desidera fortemente smettere, dall'altro resiste a qualunque tentativo esterno di farlo smettere.
Il fatto che sia una dipendenza socialmente accettata e condivisa la rende molto difficile da scalfire, ma più di tutto ciascuno di noi riversa sulla sigaretta cose diverse. C'è chi la usa come scarico di tensioni altrimenti difficili da gestire, chi fuma per passare il tempo ma senza convogliare nella sigaretta fattori emotivi. I primi dovranno trovare un sostituto per scaricare le tensioni, prima di smettere; i secondi, forse, smetteranno quando decideranno che è giunto il momento, e troveranno qualcosa di impegnativo da fare. Altri ancora smetteranno ma rimpiangendo il piacere che dava la sigaretta. Allen Carr li chiama "i martiri".
Quando in letteratura di parla di dipendenze, si sente parlare anche di comorbilità, che significa patologie concomitanti la dipendenza dalle sigarette. Certi fumatori hanno altri problemi psicopatologici che vanno ben oltre il fumo, e questo non è mai da sottovalutare.
Un disturbo psichiatrico si fonde alla dipendenza dalle sigarette, rendendo la cosa un'unica entità. Pensiamo al disturbo ossessivo-compulsivo, alla depressione etc.
Per alcune persone se non si tratta il problema psichiatrico alla base, il sintomo fumo non cesserà mai. Per altre, se non si risolvono dinamiche familiari che innescano il circolo del fumo (fumo per farmi male, fumo per punirmi, fumo per prendermi un momento per me etc).
L'ipnosi è una forma di terapia che può disinnescare l'istinto di fumare con tecniche specifiche. Diverse persone durante e dopo la terapia perdono interesse verso il fumo, altre sviluppano un senso profondo di disgusto e smettono di fumare.
Avete capito: smettono di fumare.
Con altre invece l'effetto dell'ipnosi viene annullato dai vantaggi emotivi del fumare.
In queste persone si verifica un conflitto interno tra l'impulso potenziato da cause psichiche a fumare, e la suggestione ipnotica. Se a casa è un litigio continuo, fumo come un turco e so che mi fa male, pensate che l'ipnosi possa fare in modo che tornando in quel clima familiare la persona non fumi mai più? Non funziona così, e in una situazione del genere qualunque tentativo è destinato a fallire se non si cambia prima l'ambiente e le dinamiche interne.
Il discorso come avrete capito è complesso, ma meglio saperle prima queste cose.
Gli studi scientifici hanno dimostrato che l'efficacia maggiore la si ottiene con 5 sedute di ipnosi, non di meno e non di più.
Mi stupisco molto quando ci sono persone che fanno 1 seduta del pacchetto di 5 sedute per smettere di fumare e poi mollano perché non vedono risultati (che potrebbero giungere anche alla 4° o 5° seduta). Riflettiamo: se queste persone avessero un tumore, farebbero 1 seduta di chemio/radio e mollerebbero?
O forse andrebbero avanti nonostante terribili effetti collaterali quali nausea, vomito, perdita dei capelli, stanchezza infinita e nessun risultato tangibile nel breve termine?
Sono certo che se anche scegliessero di non fare la chemio, qualcosa comunque farebbero, non si lascerebbero morire. Il fumatore che fa 1 seduta del pacchetto e molla, continua a fumare senza reagire.
Voi sapete il legame che c'è tra tumore e fumo, e bisogna riflettere sul perché ci siano comportamenti così contraddittori.
Dott. Delogu
Ipnosi e psicoterapia a Cagliari
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martedì 23 settembre 2014
martedì 2 settembre 2014
Verificare le credenziali per evitare fregature: istruzioni per l'uso.
Buonasera lettori,
un post diverso dal solito per aprirvi gli occhi su certe realtà a cui bisogna fare molta attenzione.
Prima di contattare un professionista psicologo è bene verificare che le competenze che egli dichiara siano veritiere.
Come fare?
Prendiamo il mio esempio, io sono uno psicologo psicoterapeuta specializzato in psicoterapia ipnotica ericksoniana e terapeuta EMDR 2° livello.
1) sul sito dell'ordine nazionale degli psicologi, esattamente Qui compilando il form e inserendo nome e cognome, troverete le informazioni ufficiali aggiornate. Questo è il risultato della ricerca inserendo il mio nome e cognome. Come vedete compare la dicitura "psicologo psicoterapeuta".
Fate questa ricerca per qualunque collega vogliate contattare. Se chi si dichiara "psicoterapeuta" ma da una ricerca sul sito succitato non compare, significa che non è specializzato, e la cosa è deontologicamente scorretta. Chiamate immediatamente l'ordine degli psicologi per capire se c'è un problema.
2) La specializzazione in psicoterapia è indispensabile per esercitare la professione di psicoterapeuta.
E' necessario però informarsi sul tipo di specializzazione. Io mi trovo qui (specializzazione in psicoterapia ipnotica) e qui. (specializzazione in EMDR). Qualcuno scrive apertamente in cosa è specializzato, altri no. E' bene informarsi prima sull'approccio per evitare di incappare in terapie decennali o approcci che per noi non vanno bene.
3) qualunque altro titolo va verificato accuratamente.
Esempio: il titolo di PROFESSORE ORDINARIO DI PSICOLOGIA CLINICA è un titolo universitario al quale si accede per concorso, dopo aver scalato la vetta partendo da ricercatore, professore a contratto e infine arrivare al vertice della carriera universitaria di docente ordinario. Non è roba da poco, per intenderci. Trovate tutto spiegato qui.
Come verificarlo? Molto semplice: i professori ordinari sono pochi, quindi è sufficiente digitare nome e cognome su google, e il primo indirizzo che compare sarà quello dell'università.
Esempio: se cerco Gabriele Finco su google, come primo risultato mi darà il sito dell'università di Cagliari che recita "docente di ruolo di 1 fascia".
Stesso discorso per chi si dichiara "ricercatore". Se cerchiamo il nome di Diego Lasio, il primo sito che fornirà google sarà dell'università di Cagliari, che riporterà la dicitura "ricercatore". Bisogna tenere conto però che chi sta facendo il dottorato di ricerca, non compare sul sito dell'università.
Il sito dell'università non mente.
Ma cosa succede se qualcuno si dichiara "professore ordinario di psicologia clinica e dello sviluppo" senza specificare l'università e in assenza di risconti esistenti su google?
Non vorrei mai che nessuno di voi diventasse un pinocchio tra le grinfie del gatto e della volpe.
Quindi occhi aperti, mi raccomando.
Dott. Delogu
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